Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, si commemorano le vittime della persecuzione dei titini nelle terre del confine orientale. A decine di migliaia furono trucidati in modo atroce, gettati ancora vivi nelle foibe, fessure carsiche profonde decine e decine di metri, per morire lentamente dopo lunga agonia, dai partigiani comunisti di Tito. Ma i titini si resero colpevoli di molti altri crimini, dalle esecuzioni del tutto immotivate di italiani colpevoli solo di essere tali, alle condizioni che generarono l’esodo biblico di 350.000 esuli, nei confronti dei quali la madre Patria fu matrigna.