La Regione Lombardia, dopo anni di accurata analisi sulla varie possibilità per aumentare il livello di sicurezza delle proprie città, imprime una forte accelerazione con l’approvazione di una legge ad hoc. La Legge regionale 1 aprile 2015 – n. 6 “Disciplina regionale dei servizi di polizia locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana”, riprende e modifica la legge regionale n. 4 del 14 Aprile 2003 di “Riordino e riforma della disciplina regionale in materia di polizia locale e sicurezza urbana”, e fornisce un nuovo assetto ai Corpi di Polizia Locale. Con questa legge si cerca di meglio regolamentare le funzioni e l’operatività dei corpi di Polizia Locale lombarde, al fine di meglio rispondere alle esigenze dei cittadini in merito alla sicurezza, al rispetto della legalità e alla convivenza civile. Si definiscono quindi alcuni aspetti che ampliano le collaborazioni tra i corpi di Polizia Locale in Lombardia appartenenti a diversi enti comunali e, con i “ Patti Locali di Sicurezza urbana”, si stabilisce la “promozione di politiche sociali a favore dei cittadini all’interno di un programma più vasto in materia di sicurezza urbana”.
L’attività di formazione professionale in tema di sicurezza urbana viene estesa anche ad operatori del privato, del sociale e del volontariato, con una specifica formazione congiunta con gli operatori delle Forze dell’Ordine. La nuova legge si propone di promuovere, presso plessi scolastici, percorsi formativi attraverso ed in collaborazione con la Polizia Locale, per la cultura della sicurezza in ogni sua forma, della prevenzione e della legalità, con lo svolgimento di campagne informative, ma anche con interventi di riqualificazione del territorio, con attività di vigilanza di quartiere e di aggregazione cittadina, ed ogni altra azione che ha come suo obiettivo la riduzione dell’allarme sociale, della criminalità e degli atti incivili.
Tutto questo apre nuovi orizzonti all’operatività della Polizia Locale che vede, pur non stravolgendo le proprie funzioni, un’amplificazione delle competenze, e la possibilità di ricevere collaborazione da altri soggetti quali i volontari, come per esempio le Guardie Ecozoofile, attraverso la stipula di apposite convenzioni con le associazioni riconosciute. Ovviamente, i volontari individuati dalle Amministrazioni Locali attraverso le associazioni di volontariato, e che potranno essere impiegati a supporto del territorio, dovranno rispondere a specifici requisiti che prevedono l’assenza di condanne a pene detentive per delitti non colposi, non essere incorsi in misure di prevenzione, e che non siano stati espulsi da Corpi di Polizia o dalle Forze Armate. I volontari, che dovranno essere provvisti di adeguata polizza assicurativa, potranno operare sulle indicazioni date loro dal comandante o dal responsabile della Polizia Locale specificatamente individuato ed al quale sono subordinati nelle operazioni in cui vengono impiegati. Le eventuali divise e distintivi, per colori e caratteristiche, dovranno differenziarsi da quelli della Polizia Locale della Regione.
Un’altra importante novità del nuovo regolamento è la collaborazione con gli Istituti di Vigilanza privata. Nel rispetto delle vigenti normative statali, viene promossa la collaborazione tra le Guardie Particolari Giurate (GPG) e la Polizia Locale, in modo di assicurare un’efficiente forma di sostegno al presidio del territorio. Le GPG potranno svolgere attività sussidiaria di mera vigilanza, prima di ogni forma di autonomia, con il solo scopo di attivare le forze di Polizia Locale o dello Stato, o gli Enti a vario titolo competenti. Il sindaco dovrà darne comunicazione all’UTG (Ufficio Territoriale Governo) nella persona del Prefetto, al fine di permettere allo stesso di impartire le opportune direttive e di esercitarne la competente vigilanza.
In conclusione, pur limitando l’azione degli operatori privati alla sola segnalazione, mentre ai volontari è riconosciuto lo status di ausiliari di Polizia Locale, l’Amministrazione Regionale Lombarda è stata la prima che ha innovato l’assetto delle forze locali nel controllo e presidio del territorio, innescando un percorso che si auspica sia presto intrapreso anche dalle altre Regioni italiane.
Lillo Giacopino
Giacopino è un Security Manager esperto nella sicurezza privata, Ex ufficiale della Marina Militare, ha prestato servizio nel Battaglione San Marco e nel Consubin (Brevetto conseguito negli USA), partecipando a varie missioni all’estero. Ha frequentato corsi di specializzazione per la Protezione Civile, dove ha svolto servizio e ricevuto alcune Benemerenze. Funzionario di Raggruppamento del GIO, Gruppo di Intervento Operativo delle Guardie Ecozoofile di Agriambiente, dirige un Istituto di Vigilanza e svolge attività di consulenza per la sicurezza di eventi e di siti industriali.