La colonna vertebrale è l’asse portante e fulcro dei movimenti del corpo umano. Gli elementi ossei, le vertebre, di dimensioni e forme differenti sono organizzati, attraverso l’interazione di articolazioni (es. le faccette articolari), dischi intervertebrali e legamenti secondo curve precise (lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare) cosi da garantire la maggior stabilità e ampiezza di movimento possibili. Nonostante questa precisa conformazione, la colonna da sola, cederebbe sotto un carico di appena 2 kg. Dunque per svolgere al meglio il suo compito necessita dell’intervento dei muscoli, la cui attività viene gestita dalla rete neronale che dal cervello discende nel canale spinale per poi portare in periferia i comandi motori, es. l’esecuzione di un movimento, e allo stsso tempo riportare le informazioni sensoriali, propriocettive e dolorifiche dalla periferia al cervello. Questo sistema tripartito deve lavorare in equilibrio e armonia e laddove ciò non avvenga si crea una spina irritativa che porta all’insorgenza del dolore.
La muscolatura è dunque importantissima e il corretto utilizzo e allenamento dei muscoli permette di prevenire e in seconda battuta di curare il dolore lombare. I muscoli del rachide sono classificati in globali/dinamici e locali/posturali. Entrambi i gruppi muscolari concorrono al controllo della postura e alla stabilizzazione delle diverse strutture del corpo umano durante i movimenti. Spesso si considerano i muscoli globali come i più importanti per mantenere la stabilità della colonna e prevenire il mal di schiena. Tra questi il retto addominale diventa il target di tutto il lavoro fisico per ottenere la famosa tartaruga. Sebbene possa essere utile con l’avvicinarsi dell’estate esibirla sui bagnasciuga non è questo il muscolo che garantisce al meglio la salute della colonna.
È invece la muscolatura locale che svolge il ruolo principale nella stabilità della colonna lombosacrale e tra questa il muscolo trasverso addominale e il multifido sono i più importanti. Il muscolo trasverso addominale, il più profondo dei muscoli addominali,con la sua contrazione bilaterale non genera un movimento della colonna ma il cosidetto “drawingin” (far rientrare la pancia) aumentando la pressione intraddominale e stabilizzando la colonna. attraverso la contrazione del multifido invece è possibile ottenere il controllo della posizione neutra della colonna, in quanto lavora su ogni singolo corpo vertebrale, escluso l’atlante (I vertebrea cervicale), garantendo cosi la stabilità sia statica che dinamica dei singoli segmenti durante i movimenti di tutto il corpo e, fornendo un feedback propriocettivo, dunque posturale, al SNC.
E’ importante nel considerare il lavoro svolto dal rachide distinguere un fase statica e una dinamica, perchè entrambe determinano carichi sulla colonna e le strutture connesse. Dunque se mal gestite fase statica e fase dinamica possono essere causa di dolore. La postura che si assume determina un peso sulla colonna e variazioni della stessa (es, flessioni del tronco) portano ad alterare i carichi neutri e dunque sottoporre il rachide a sforzi. Dall’altro lato, qualsiasi movimento, dal raccogliere un oggetto, al riporlo in uno scaffale, dalla deambulazione alla corsa generano carichi variabili che agiscono sulla colonna. Dunque è fondamentale l’allenamento degli stabilizzatori del tronco, per ottenere le massime prestazioni muscolari durante il gesto, tecnico sportivo o quotidiano, e allo stesso tempo prevenire che i carichi sviluppati dal gesto stesso determinino un danno.
In fase di riabilitazione da un infortunio, poi, ritrovare il corretto funzionamento della muscolatura del tronco e in particolare dei muscoli multifido e traverso addominale è un requisito fondamentale per la buona riuscita del percorso riabilitativo.
Come sempre la prevenzione è importante, ed alcuni semplici esercizi eseguibili a casa possono aiutare ad efficentare il corsetto anatomico muscolare e di conseguenza proteggere la colonna.
Gli esercizi possono essere svolti utilizzando strumenti come il BOSU, la swissball, il coreboard o simili che permettono di eseguire delle evoluzioni degli esercizi sopracitati. Inoltre pratiche come lo Yoga e il Pilates quando correttamente eseguite sono utilissime sia per gli atleti che per chi non pratica sport.
Nella quotidianità l’esercizio fisico associato a una dieta equilibrata devono essere centrali nello stile di vita di ognuno. il controllo del peso e un’attività globale aerobica sono importantissimi sotto vari punti di vista, dal controllo della pressione sanguigna al tono dell’umore. Nello specifico però abbiamo visto come muscoli invisibili e poco conosciuti siano invece di fondamentale importanza e un lavoro mirato al rinforzo di queste strutture non possa essere dimenticato quando si vuole mantenere un benessere fisico in equilibrio. Ad ogni modo la complessità di un “banale mal di schiena”, rende utile un parere medico nell’approccio alla lombalgia proprio per indagare quelle molteplici strutture che possono essere la causa del dolore.
Federico Salvò
Medico, specializzando, ha accumulato esperienze nel campo dell’immunologia e della riabilitazione. Coltiva interessi svariati, dalle discipline sportive rigorosamente all’aria aperta, in solitaria e in equipe, alla musica e al teatro, dalla storia alla filosofia dell’uomo e del dubbio. Interessi da cui trae ispirazione per lo studio dell’arte medica dove l’essere umano è sempre protagonista.