Sono i figli di Mario Margari di Casarano (Le), Emma, Marcello e Francesco, a decidere che è giunto il momento di parlare e di raccontare il gioco perverso delle banche unito alla ottusità di certi provvedimenti giudiziari, che da un momento all’altro privano la famiglia di tutto il suo patrimonio realizzato nel corso di una vita di impegni e di sacrifici, persino del cinema locale, l’unico che esiste in questo paese di media grandezza nel sud ovest di Lecce, a pochi chilometri da Gallipoli. Indirizzano perciò una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui spiegano per filo e per segno l’aggrovigliarsi delle vicende giudiziarie che hanno portato il padre a subire un decreto di bancarotta per un debito di 800 mila euro a fronte di un patrimonio stimato dagli stessi periti del Tribunale in 7 milioni.
La messa in liquidazione con vendita all’asta probabilmente è nell’interesse di qualcuno che potrebbe acquisire a pochissimo costo un patrimonio importante, ma non dei debitori che si vedrebbero costretti ad accontentarsi di quanto realizzato. Il senso della missiva al Presidente, che ha lo scopo di coinvolgere anche il Sindaco della cittadina salentina e il Prefetto, e anche i cittadini con una petizione online che sostenga la loro richiesta, è di denunciare il circolo perverso che attanaglia molti operatori commerciali e anche di servizi sociali e culturali, lo stritolamento delle attività con interessi bancari sui prestiti esosi, al limite dell’usura, con la conseguente perdita e privazione dei beni.
“Sino a questo momento abbiamo mantenuto il silenzio nel rispetto delle procedure in corso, ma evidentemente è arrivato il momento di parlare e spiegare tante cose. Lo scopo della nostra presa di posizione – dice Francesco – è di rendere pubblico il funzionamento sbagliato del nostro sistema che danneggia i cittadini.” Aggiunge che una risposta la si deve ai tanti cittadini che si sono chiesti cosa ci fosse dietro le voci riguardo alle vicissitudini della famiglia Margari e al perché fosse stato chiuso il cinema che il padre Mario gestiva a Casarano sino a pochi mesi fa.
“La questione trattata riguarda la nostra famiglia, – riprende Francesco – ma interessa migliaia di famiglie e operatori italiani che rimangono intrappolati nelle maglie di una giustizia mal funzionante e di un sistema bancario opprimente e vessatorio”.
La famiglia non esclude anche di rivolgersi alla Magistratura con un esposto denuncia per chiedere alla Giustizia/Temi, l’ultima dea a (non) lasciare la terra secondo la mitologia greca. Perciò invocano la sensibilità del Presidente Mattarella, perché con il suo intervento venga restituita serenità perduta alla famiglia Margari e la dignità finora calpestata, consentendole di gestire in proprio, senza forzature della banca e degli atti giudiziari, il versamento di quanto dovuto.