E’ stato assegnato a don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione Libera, da sempre in prima linea contro le mafie, il “Premio don Tonino Bello”, dedicato al nostro compianto vescovo di cui è in corso il processo di beatificazione.
La prima edizione del Premio, istituito dall’Associazione regionale pugliesi di Milano e dalla Fondazione don Tonino Bello di Alessano – con il patrocinio della Presidenza del Consiglio di Milano – si è svolta sabato 16 marzo a Palazzo Marino, vigilia dell’anniversario di nascita del compianto vescovo.
La cerimonia è stata aperta dal Presidente del Consiglio comunale di Milano, Lamberto Bertolè, e dai saluti del presidente dell’Associazione Regionale pugliesi, Camillo De Milato, e del presidente della Fondazione don Tonino Bello, Giancarlo Piccinni,
E’ stato Agostino Picicco, responsabile culturale del sodalizio meneghino e divulgatore della figura di don Tonino a Milano, anche grazie ad un’ampia pubblicistica, ad illustrare le motivazioni del Premio che hanno individuato in don Ciotti la persona che ha ben incarnato il messaggio del compianto vescovo – del quale è stato amico – nel suo impegno a favore della legalità, per la promozione degli ultimi, per l’educazione delle nuove generazioni.
Il Premio consiste in un manufatto in legno d’ulivo di Puglia recante l’effigie delle insegne episcopali di don Tonino Bello.
Nel ringraziare per il Premio, don Ciotti ha rivolto alla numerosa platea un appassionato discorso in cui ha evidenziato l’attualità di don Tonino oggi e ha parlato delle comuni esperienze contro la povertà e a favore della giustizia.
Alla suggestiva manifestazione hanno preso parte tante persone che hanno sempre ammirato don Tonino Bello. L’arcivescovo di Milano, impegnato nella visita pastorale, ha inviato il suo portavoce, e così ha fatto anche il prefetto di Milano. Tra le autorità presenti anche tanti rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Messaggi scritti di apprezzamento per il Premio e per don Ciotti sono giunti da varie personalità, di rilievo quella della Presidenza della Repubblica e di Piercamillo Davigo, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, già presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.