Per le associazioni dei pugliesi fuori sede i mesi autunnali sono dedicati a una serie di feste ed eventi che hanno lo scopo di dare inizio alle attività dell’anno sociale, aggregare persone, promuovere il territorio.
Di solito si ripropongono in chiave più “settentrionale” quelle che sono state le feste patronali estive presso i paesi d’origine. Con celebrazioni di messe, processioni e convegni vengono ricordati santi patroni e Madonne protettrici. Inoltre intervengono sindaci e monsignori a far sentire il calore delle città natali.
I valori religiosi riconciliano con un tempo antico fatto di devozioni e sicurezze che si proiettano anche oggi nel vivere quotidiano.
Il dialetto e la cucina dei piatti tipici danno calore e forza. Musiche, tarantelle e balli sprigionano energia e allegria.
Castagnate, festa dell’uva, festa di san Martino costituiscono occasioni per ritrovarsi insieme, per rinsaldare l’amicizia, per mangiare cose buone, magari anche per rinnovare la tessera e permettere così alle varie associazioni quel minimo di autonomia per organizzare le manifestazioni.
Emerge il ruolo di queste associazioni che rappresentano, soprattutto nelle grandi città, un antidoto alla solitudine, alla spersonalizzazione tipica della metropoli. Evitano che i quartieri diventino dormitori, fanno sì che la gente esca, socializzi, partecipi ad eventi ben preparati.
Le associazioni sono il segno di una vivacità aggregativa e organizzativa, i cui effetti sociali hanno ricadute anche sulla qualità della vita (che in fondo è ricerca della felicità), e sono un punto di riferimento per il tempo libero, per la socializzazione, per la partecipazione agli eventi, per un consiglio o un aiuto.
Per una qualificata promozione del territorio l’Associazione Regionale Pugliesi, consapevole che la Puglia è una regione lunga in estensione e si compone di realtà diverse – ugualmente meritevoli di attenzione e ricche di tradizioni variegate – si è inventata un articolato programma che prevede la promozione di singole città o province, con l’intento tra l’altro di avvicinare quanti di quelle zone non conoscono ancora l’associazione.
Valorizzando diversi paesi sono stati organizzati pomeriggi a tema, con la presenza dei sindaci, la proiezione di video o foto che ripropongono la bellezza di paesaggi naturali o scorci architettonici, lettura di poesie, presentazioni di libri dedicati a personaggi storici locali, canzoni popolari e danze, degustazioni di taralli, olive, formaggi, dolci, coronate da vino novello.
Tanti gli obiettivi raggiunti da queste feste: promozione del turismo, conoscenza dei luoghi, proposta di novità cittadine, contatti con enti locali, rinsaldamento di amicizia, animazione di tempo libero in modo creativo e propositivo, riscoperta di prodotti locali e relativa commercializzazione.
Penso che in questi contesti le associazioni ricoprano ruoli di protagonismo e di primaria importanza, costituendo anche un volano creativo per la nostra regione da un punto di vista turistico. Sono, insomma, le finestre sulle città dalle quali poter vedere e gustare paesaggi e prodotti. Si inizia a costruire in autunno per avere un’estate intensa e piena di nuovi turisti.
Nel frattempo non manca l’amicizia e la serenità che offre calore e conforto nelle fredde brume dell’incipiente inverno.