Il Basso Milanese, con la fertilità del suo terreno, la capillarità della sua rete irrigua, l’ingeniosità di sistemi complessi come le marcite ideate dai monaci di Chiaravalle e Viboldone, ha portato allo sviluppo nei secoli di un’agricoltura fiorenete. L’abbondanza di foraggio ha permesso l’allevamento bovino e una vasta produzione di latte. La necessità della conservazione del prodotto deperibile ha stimolato la produzione di burro e formaggi quali il grana, il provolone (chiamato cacio), lo stracchino (prodotto dalle vacche “strache” di ritorno dell’alpeggio, alimentate col quartirolo, l’ultimo taglio di fieno) .
In mostra:
- falci, rastrelli e forconi per sfalcio e fienagione
- scagni, secchi i per la mungitura
- bidoni e mastelli per il trasporto del latte
- zangola e stampi per il burro
- caldaia, spino e stampi per formaggi quali lo stracchino e grana
- sistemi per la conservazione come la ghiacciaia, la muscheruola
- gratugge, coltelli e paioli per l’alimentazione
Il tutto accompagnato dai quadri a matite colorate di Luisa Carminati che mostrano le varie fasi della preparazione dei prati, dello sfalcio della fienagione, dei lavori in stalla
La mostra, che verrà inaugurata alle ore 18,30 del prossimo 4 aprile e resterà aperta fino al 14 aprile, sarà ospitata nelle sale del Castello Mediceo.