Musiche di Umiliani, Valdambrini, Kramer, Cerri, Intra, Gaslini e D’Andrea nel progetto presentato, in prima italiana, dal batterista Nicola Angelucci, dal vibrafonista Andrea Dulbecco e dal sassofonista Paolo Recchia.
Senza tema di smentita si può affermare che il repertorio proposto dal trio del batterista Nicola Angelucci per il nuovo appuntamento dell’Atelier Musicale, in programma sabato 9 febbraio eccezionalmente nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria, in via San Barnaba 48, a Milano, è assolutamente unico: per la prima volta, infatti, si riuniscono composizioni di jazzisti italiani operanti nell’area milanese (con l’eccezione di Piero Umiliani, il cui brano però era un cavallo di battaglia del gruppo Basso-Valdambrini).
Nato su iniziativa del Museo di Arte Moderna di Mendrisio e oggi proposto in prima italiana, il progetto (che vede la partecipazione di Andrea Dulbecco al vibrafono e Paolo Recchia al sax alto) presenta una serie di composizioni che indagano su una stagione jazzistica di altissimo livello, legata a personalità ben note, alcune ancora in piena attività. La varietà e l’originalità delle musiche selezionate sono sorprendenti e la scelta di eseguirle con un organico singolare rende ancora più attuale questo percorso.
Nicola Angelucci è una delle nuove realtà della batteria italiana, uno strumentista di estrema duttilità e attenzione timbrica che vanta un gran numero di collaborazioni prestigiose: da quella, durata sette anni, con Benny Golson agli incontri con Wynton Marsalis, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Steve Grossman, Jerry Bergonzi fino alle partnership con Fabrizio Bosso (con il quale si esibisce da diversi anni), Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani e molti altri protagonisti del jazz italiano contemporaneo. Batterista del “live tour” 2008 di Mario Biondi, Angelucci si è aggiudicato anche numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
Andrea Dulbecco è uno dei più completi vibrafonisti della scena internazionale del jazz e un docente di riferimento (insegna al Conservatorio di Milano). Come solista ha suonato con orchestre di alto profilo, sia jazzistiche sia di impronta sinfonica e cameristica, collaborando con prestigiosi artisti di ambito classico e jazz, musiche di cui padroneggia a fondo i linguaggi. Fa parte stabilmente del gruppo Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro, che gli ha anche dedicato sue composizioni, e si esibisce in duo con il marimbista e vibrafonista Luca Gusella.
Anche Paolo Recchia si è dedicato sia agli studi classici sia al jazz, diventando una delle nuove realtà del sassofono italiano. Ha suonato negli Stati Uniti, Cina, Inghilterra e in diversi Paesi europei. Vanta collaborazioni con, tra gli altri, Dado Moroni, Alex Sipiagin, Roy Hargrove, Flavio Boltro e Antonio Faraò, ma anche con Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Mario Biondi e Samuele Bersani in ambito pop.
Fonte: Ufficio Stampa Atelier Musicale