Sei amici, sei musicisti, sei compagni di viaggio: UR-KESTRA nasce sotto le luci del progetto UR, una giovane etichetta discografica nata a fine 2015 da un’idea di Gabriele Boggio Ferraris, vibrafonista jazz milanese.
Il gruppo propone musica interamente originale, firmata da ciascun dei componenti del collettivo; tutti i musicisti coinvolti provengono dalle più svariate esperienze musicali ed appartengono a pieno titolo alle nuove leve del Jazz italiano.
Il progetto è un collettivo nato in occasione della prima residenza artistica a firma UR Records, svoltasi lo scorso agosto in alta quota, nel cuore delle alpi orobiche. Partendo dall’esperienza delle “Folk Song” di Luciano Berio, la musica dell’UR-KESTRA catalizza diversi linguaggi musicali provenienti da svariate etnie: il viaggio musicale va a toccare tutti e cinque i continenti, da Bali ad Israele, dall’Ungheria al Giappone.
Le diverse sonorità vengono sintetizzate attraverso il linguaggio del jazz contemporaneo, e la sua naturale predisposizione alla commistione tra i generi più svariati: dal rock alle musiche balcaniche, dalla world music alla musica contemporanea più sperimentale.
I componenti dell’ensemble sono sia compositori che esecutori e sono tutti e sei molto attivi nelle collaborazioni con alcuni degli artisti più in vista del panorama jazz italiano ed internazionale: da Tino Tracanna a Paolo Fresu, da Dave Douglas a Roy Paci, da Peter Brötzman a Wayne Horowitz.
Al sax soprano un vero e proprio astro nascente del jazz italiano, Massimiliano Milesi. Studia presso il conservatorio “Verdi” di Milano sotto la guida di Tino Tracanna, vanta nonostante la giovane età una ricca discografia e collaborazioni con musicisti di fama internazionale come Wayne Horowitz, Ralph Alessi, Markus Stockhausen, Garrison Fewell e molti altri. Diverse le partecipazioni a festival Jazz come Bergamo Jazz, Clusone Jazz, Südtirol Jazz Festival e molti altri.
Al Vibrafono Gabriele Boggio Ferraris, uno dei più attivi esponenti del suo strumento in Italia. Diplomatosi con il massimo dei voti al conservatorio Niccolini di Piacenza, si perfeziona sotto la guida di Andrea Dulbecco presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Vanta, nonostante la giovane età, diversi dischi all’attivo e collaborazioni con alcuni dei più noti esponenti del Jazz italiano ed internazionale, tra cui Hindi Zara, Stefano Bagnoli, Riccardo Fioravanti, Massimo Manzi, Stochelo Rosemberg, Ludovic Beier e molti altri. È fondatore dell’etichetta indipendente UR Records.
Al trombone il talentuoso Andrea Baronchelli, giovane polistrumentista ed arrangiatore. Ha studiato trombone classico al Conservatorio “Donizetti” di Bergamo e trombone Jazz al Conservatorio “Verdi” di Milano. Si è esibito in alcuni dei più prestigiosi festival Jazz internazionali, tra cui Umbria Jazz, Torino Jazz Festival, Clusone Jazz collaborando con artisti del calibro di Keith Tippet, Adam Rudolph, Giovanni Falzone e molti altri.
Al contrabbasso Luca Pissavini, poliedrico polistrumentista che vanta un’affermata presenza nei più importanti ensemble di musica improvvisata e d’avanguardia in Italia. Si perfeziona in contrabbasso sotto la guida di Barre Phillips e collabora con una lunga lista di musicisti di respiro internazionale, tra questi ricordiamo Peter Brotzman, Ken Vandermark, Sabir Mateen, Gianni Mimmo, Sadao Watanabe. È fondatore dell’etichetta indipendente Bunch Records.
Alla batteria il giovane e talentuoso Filippo Sala, già al fianco di artisti del calibro di Tino Tracanna, Emanuele Maniscalco, Giovanni Falzone, Alberto Mandarini e molti altri. Dopo essersi diplomato presso il Conservatorio G.Verdi di Milano, intraprende tournée internazionali con il gruppo di percussioni Dadadamg, esibendosi in Corea, Cina e Giappone. Fonda il “pulsar ensemble”, variopinto e suggestivo gruppo di percussioni ricco di contaminazioni con la musica elettronica, popolare e le più ardite incursioni nel jazz d’avanguardia.
Alla chitarra Michele Bonifati: classe 1988, diplomato presso il conservatorio A.Boito di Parma, ha da poco pubblicato il suo primo album da solista “Another Kind of Bob Dylan” (A simple Lunch): un originale omaggio al cantore americano, completamente rivisto ed approfondito in una chiave di lettura di estrema poeticità ed eleganza. Esegue concerti con artisti del calibro di Stefano Battaglia, Roberto Cecchetto, Danilo Gallo e molti altri, parallelamente porta avanti un’intensa attività didattica come insegnante ed educatore musicale presso diverse istituzioni scolastiche.
Fonte: Aletheia | Arte e comunicazione