“Una serata gioiosa come l’avrebbe voluta lui” l’ha definita il presidente della Società Umanitaria Alberto Jannuzzelli. Una serata organizzata giovedì 15 marzo in ricordo di Piero Amos Nannini, il presidente dell’Umanitaria che l’ha preceduto e che è scomparso lo scorso ottobre.
Un ricordo vivo nelle menti di chi lo ha conosciuto, di chi ne ha condiviso obiettivi e valori, di chi ne ha apprezzato l’azione e il contributo culturale, sociale e umano che ha offerto alla città di Milano.
Il magnifico Salone degli Affreschi ha reso onore all’esibizione del due pianistico Paolo Alderighi e Stephanie Trieck che si sono esibiti in alcune sonate a quattro mani ma principalmente con due pianoforti.
Le parole d’affetto rivolte dal pianista al presidente scomparso hanno commosso una platea di ospiti che, nonostante l’ampiezza del salone, ha faticato a trovare posto a sedere.
Un sold out, come si usa dire adesso, per portare la propria partecipazione all’evento e ascoltare la straordinaria esibizione del duo che ha interpretato musiche jazz di autori americani ben noti, inframezzati da note e storie su autori ed episodi, a volte anche curiosi, che hanno portato al successo i brani offerti al pubblico. Uno di questi riguarda, ad esempio, Harry Warren (Brooklyn, 24 dicembre 1893 – Los Angeles, 22 settembre 1981) compositore e paroliere statunitense, undici volte candidato all’Oscar per la migliore canzone e vincitore in tre occasioni: nel 1935, nel 1943 e nel 1946, il cui vero nome, essendo figlio di calabresi di Cassano Jonico, era Salvatore Antonio Guaragna.
Un’atmosfera elettrizzante che ha coinvolto i presenti, i quali non hanno mancato di riconoscere il valore dei pianisti con prolungati applausi alla fine di ogni brano suonato.
Momenti di intensa commozione si sono avuti quanto il presidente Jannuzzelli ha consegnato ai familiari di Amos Nannini una targa ricordo.
La serata si è chiusa con musiche di Gershwin precedute dall’unico brano italiano interpretato dal due “Nel blu dipinti di blu”, noto anche come “Volare”, scritto da Franco Migliacci e Domenico Modugno e da quest’ultimo interpretato per primo.