Oltre quaranta immagini condurranno il visitatore lungo un percorso dedicato al concetto stesso di bellezza, attraverso lo sguardo intrigante di Agnès Spaak. Si tratta di ritratti femminili filtrati attraverso il ricordo, cui si sovrappongono stati d’animo e sensazioni intimamente vissute dall’autrice, fermati e salvati dall’oblio.
Attimi preziosi che si sommano alla ricercata bellezza femminile, per dar vita ad una proposta che trascende la realtà, scivolano in una dimensione metafisica.
Ogni immagine è come un fiore che si schiude alla sensibilità dell’osservatore, catturandolo e coinvolgendolo sul piano delle emozioni.
Il “Sense of beauty”, secondo Darwin, è alla base dell’evoluzione della specie e competerebbe al sesso femminile che scegliendo di accoppiarsi con gli individui più forti e attraenti, esalterebbero il potere evolutivo della bellezza. Tuttavia, il “senso del bello” di Agnès Spaak non è da leggere in un’ottica evoluzionistica, bensì intimistica, dove le sue opere ripropongono interrogativi che riguardano l’esistenza del concetto universale di “bellezza”.
Una bella foto è necessariamente una buona foto? “Chi volesse cercare risposte o certezze da parte di Agnès rimarrebbe deluso”, precisa Carlo Micheli, curatore della mostra. “Non un titolo per suggerire, neppure una continuità espressiva, ma solo lampi nel buio, sigilli apposti a garanzia delle immagini. Il vero significato ognuno dovrà cercarlo da sé, facendo buon uso dei propri ricettori e della propria sensibilità”.
Agnès Spaak nasce a Parigi. Figlia di Charles Spaak, sceneggiatore di capolavori cinematografici, inizia presto a respirare la temperie artistica e culturale della Parigi degli Anni Sessanta.
Si trasferisce in Italia dove inizierà la sua carriera d’attrice, esordendo nel ’65 nel ruolo di Laide in “un amore”, tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati.
Esaurita la propria esperienza come attrice, si dedica alla fotografia, collaborando dapprima con importanti case di produzione cinematografica quali Twenty Century Fox e Titanus per le quali realizza ritratti dei principali divi (Claudia Cardinale, Oliver Reed, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Janne Moreau e numerosi altri).
La mostra resterà aperta dal 17 novembre al 9 dicembre
Casa del Rigoletto – Piazza Sordello, 23 Mantova
Fonte: Ufficio Stampa & Comunicazione Agnes Spaak