Dopo i bellissimi tributi ai grandi maestri del jazz italiano e a Duke Ellington, il terzo concerto della rassegna “A Vigevano Jazz” – organizzata dal Comune di Vigevano e dall’associazione culturale Jazz Company con il contributo di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca Generali – è in programma venerdì 10 maggio alla Cavallerizza del Castello (ore 21; ingresso libero): l’ensemble guidato dalla vocalist Beatrice Zanolini e composto dall’attore Nicola Stravalaci (voce recitante) e da alcuni più apprezzati musicisti della scena nazionale (Gabriele Comeglio ai sassofoni, Giulio Visibelli al sax e al flauto, Claudio Angeleri al pianoforte, Emilio Soana alla tromba, Riccardo Bianchi alla chitarra, Roberto Piccolo al contrabbasso e Marco Castiglioni alla batteria) si cimenterà in un omaggio a Marilyn Monroe, la diva per antonomasia, con il progetto“Marilyn in Jazz”.
In questo spettacolo, in cui la musica si mescola con il racconto teatrale, la grande e sfortunata star hollywoodiana verrà presentata in modo molto originale, prima come donna, poi come attrice e, infine, come icona immortale attraverso storie esclusive e retroscena poco conosciuti, ma non solo. Norma Jean (il vero nome dell’attrice) era una ragazza come tante e, come molte di loro, cullava il sogno di una vita diversa. Diventerà Marilyn, un mito, un’icona immortale, conoscerà il successo e le luci della ribalta, ma rivelerà anche le sue fragilità. La storia di Marilyn verrà raccontata attraverso le canzoni del suo tempo e con brani tratti dai suoi film più noti, eseguiti con inediti arrangiamenti jazz e swing. Ad unire le canzoni anche alcuni aneddoti inediti, che saranno il filo conduttore di un coinvolgente “racconto musicale” ricco di emozioni e sorprese, ma anche di ironia e passione.
Lo spettacolo, nato da un’idea di Beatrice Zanolini e Fabio Bezzi, ha debuttato al Teatro Litta di Milano nel 2012, in occasione del cinquantenario della scomparsa di Marilyn Monroe, ed è stato più volte riproposto, sempre con grande successo. Il Blue Note, il tempio del jazz di Milano, lo ha ospitato per sei repliche, facendo registrare sempre il sold-out.
Il copione originale prevede anche la messa in onda, prima del gran finale, di un breve brano recitato, registrato dall’attrice Cinzia Spanò e tratto dall’audiolibro “Marilyn, un audiobiografia”.
Per l’ultimo concerto della quarta edizione di “A Vigevano Jazz”, in programma venerdì 17 maggio (sempre alla Cavallerizza del Castello e sempre alle ore 21), gli organizzatori hanno invitato Bob Mintzer, sassofonista e clarinettista statunitense di grande talento, che insieme alla Jazz Company sarà impegnato in un omaggio al pianista e compositore americano Don Grolnick. Prematuramente scomparso, Grolnick, con cui Mintzer ha collaborato spesso, ha suonato con alcuni dei più grandi musicisti internazionali, da Gato Barbieri a George Benson, da Ron Carter ai Manhattan Transfer, da John Scofield a James Taylor. Il concerto di Vigevano celebrerà questo grande artista con l’esecuzione di alcune sue composizioni arrangiate per big band da Gabriele Comeglio in prima esecuzione assoluta.
Le masterclass
Sono due i momenti formativi del festival, entrambi ospitati nel Ridotto del Teatro Cagnoni (sempre alle ore 17), con due docenti d’eccezione: il primo workshop è in programma sabato 11 maggio con Emilio Soana, uno dei più talentuosi trombettisti a livello internazionale. Solista ispirato e dalla potente voce strumentale, Soana è stato prima tromba dell’Orchestra Rai di Milano, mentre oggi lo è della Civica Jazz Band di Milano, della Montecarlo Night Orchestra e, occasionalmente, di altre big band. Ha collaborato con notissimi jazzisti quali Gerry Mulligan, Art Farmer, Francis Boland, Harry Edison, Kenny Barron, Curtis Fuller, Ray Brown, Kay Winding e Clark Terry e con i principali musicisti italiani.
La seconda masterclass, sabato 18 maggio, è con il polistrumentista Bob Mintzer, solista versatile e completo ma anche grande orchestratore e arrangiatore. Nel corso della sua carriera Mintzer ha collezionato una serie di prestigiose collaborazioni, tra cui spiccano quelle con Tito Puente, Eumir Deodato, Jaco Pastorius e con diverse big band. Dal 1990, infine, è membro degli Yellowjackets, la più longeva e creativa fusion band della storia, con cui ha compiuto diversi tour mondiali e ottenuto ben nove nomination ai Grammy.
Fonte: A Vigevano Jazz – Ufficio stampa Andrea Conta