Sul territorio del Distretto Sociale Sud Est Milano è attiva, dall’ottobre 2017, la Rete Territoriale Interistituzionale Antiviolenza, composta dai Comuni del Distretto Sociale Sud Est Milano e dal Distretto Paullese e da altre realtà e organizzazioni del territorio – ASSEMI, ATS Milano, ASST Melegnano Martesana, il Policlinico San Donato, le Forze dell’Ordine locali e altri operatori del terzo settore – con Ente Capofila in Comune di San Donato Milanese e finanziata da Regione Lombardia.
A partire dalla Rete ha preso avvio la realizzazione del progetto “Fuori dal silenzio: una rete per dar voce, ascoltare e proteggere”, realizzato tra marzo 2018 e dicembre 2019, con l’obiettivo di progettare e implementare un sistema interistituzionale capace di prevenire e contrastare a livello territoriale, in maniera competente, efficace e con una elevata qualità relazionale, il fenomeno della violenza contro le donne. Il progetto ha previsto come azione prioritaria il potenziamento dei servizi rivolti alle donne vittime di violenza attraverso l’apertura di un Centro Antiviolenza “Centro Donna” nel maggio 2018, attualmente gestito da Fondazione Somaschi e l’attivazione di una rete di case rifugio per la protezione delle donne, sempre in collaborazione con Fondazione Somaschi.
Le altre azioni previste dal progetto sono state: la costituzione di un tavolo interistituzionale e di una cabina di regia, la formazione degli attori territoriali coinvolti nella rete e delle assistenti sociali del territorio; l’attivazione di un percorso di supervisione per costruire un paradigma di riferimento comune e prassi operative condivise. Oltre a ciò è stata realizzata una campagna comunicativa per diffondere capillarmente nel territorio dei due Distretti le informazioni riguardanti le attività del Progetto “Fuori dal silenzio” e l’apertura del Centro Antiviolenza, e per promuovere cultura sul tema della prevenzione del contrasto della violenza sulle donne. Il Progetto e le sue azioni sono stati rifinanziati da Regione Lombardia e proseguiranno per il prossimo biennio 2020-2021.
A partire da questa esperienza il Comune di S. Giuliano Milanese ha proposto all’Assemblea Consortile di A.S.S.E.MI. l’istituzione di un servizio sperimentale di accoglienza residenziale per donne vittime di violenza: un vero e proprio “housing sociale” pensato come fase successiva ai progetti di protezione delle donne e dei loro figli in case rifugio o in comunità per mamme e bambini. Un terzo livello di accoglienza, quindi, dove possano trovare posto interventi di sostegno all’autonomia personale, genitoriale, abitativa e lavorativa delle donne che escono da un percorso difficile, nel corso del quale per mesi si sono dovute affidare ad operatori, ed ora devono riprendere in mano la loro vita.
Partendo dalla disponibilità di un appartamento da parte di una cittadina sangiulianese, che ha voluto rimanere anonima, fatta all’Amministrazione Comunale con l’obiettivo di aiutare chi ne avesse bisogno, il Sindaco e gli Assessori hanno quindi proposto ad A.S.S.E.MI. di gestire questo servizio sperimentale, avvalendosi della collaborazione di un ente del terzo settore. A.S.S.E.MI. si è quindi fatta carico di stipulare un contratto d’affitto a canone calmierato, e nel mese di ottobre è stato realizzato un bando pubblico per i soggetti del terzo settore che volessero partecipare a questo progetto, aggiudicato dalla coop. Il Melograno – CBM Onlus.
Le associazioni della Consulta Sociale* del Comune di S. Giuliano M.se sono già state coinvolte e, con il ricavato di una “Cena della Solidarietà”, hanno donato oltre 4.000 Euro, utilizzati per gli arredi e per quanto necessario ai fini di rendere fruibile l’appartamento.
Giovedì 28 novembre, alle ore 11 presso la Sala Previato di SpazioCultura (piazza della Vittoria 2), si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto, in coincidenza con la mostra sul tema della violenza di genere dal titolo: “Com’eri vestita”, visitabile presso SpazioCultura fino all’8 dicembre 2019.
Adesso si tratta di iniziare ad accogliere e continuare a promuovere fra i cittadini, le associazioni e le aziende del territorio una realtà che ha bisogno di essere sostenuta, così come le donne vittime di violenza e i loro figli necessitano di una rete che le/li sostenga.
Fonte: Ufficio Comunicazione – Comune di San Giuliano Milanese