Sono sono tenuti, lo scorso sabato 23 novembre presso il Centro Studi PIM di Città Metropolitana di Milano, gli Stati Generali del progetto SEM Smart Land.
SEM sta a indicare Sud Est Milano, l’area omogenea composta da 14 comuni in cui è in corso di sperimentazione un nuovo modello di gestione del territorio; modello che si basa sulla condivisione di un’unica meta progettualità suddivisa in 5 grandi corridoi tematici: mobilità – acqua/ambiente – efficienza energetica – sviluppo economico del territorio – infrastrutture per target sensibili, che comprende progetti verticali e/o orizzontali di filiera da realizzarsi a partire dal 2020 ed entro il 2027 secondo un’azione di pianificazione strategica che si è già trasformata in action plan, con una messa a rete di procedure di attivazione e di risorse pubbliche e/o private allocate preventivamente.
Non solo visione quindi e iniziative a medio e lungo termine ma realizzazione di progetti concreti a favore di cittadini e imprese.
Fino a oggi, grazie ad analisi compiute con la stretta collaborazione delle amministrazioni e dei sindaci in particolare, sono stati individuati 115 progetti, alcuni dei quali diverranno orizzontali grazie al coinvolgimento di più comuni, o circolari per la messa in opera sull’intero territorio. Un numero straordinario di interventi all’interno dei 5 corridoi per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro, risorse che verranno reperite da più fonti di finanziamento.
L’operazione, che è stata descritta nei particolari lo scorso sabato 23 novembre, è nata da un’idea del sindaco di Paullo Federico Lorenzini e di Energia Media con il supporto tecnico di Cisa Energy; un progetto sviluppato in primis con i tre comuni promotori – Paullo, San Donato Milanese e Melegnano – a cui hanno aderito in pochi mesi gli altri Comuni della zona omogenea.
“È motivo d’orgoglio registrare questo fermento sul nostro territorio – ha dichiarato il sindaco Lorenzini – Un’area che sta ritrovando una propria identità anche grazie al lavoro dei sindaci che stanno collaborando al progetto andando oltre i limiti del proprio mandato e del proprio colore politico. Un momento unico per ribadire che le cose si possono fare, che è possibile cambiare il corso degli eventi grazie a visione e co-progettazione, che si possono attrarre risorse economiche e investitori anche a favore di territori che sembravano depressi o privi di aspirazioni e attrattività, e che invece dimostreranno nel tempo di essere portatori di futuro anche per la grande Milano”.
Al progetto hanno aderito Città Metropolitana di Milano e Anci Lombardia e si trasformerà a inizio 2020 in un Accordo Quadro di Programma tra i 14 comuni e Regione Lombardia; dopo di che prenderà la via di Bruxelles e della Banca Europea degli Investimenti, già attivati per una piena condivisione del progetto stesso.
Dopo le fasi di raccordo istituzionale, l’analisi e la dotazione di una programmazione di lavoro, i Comuni e i partner entrano nel merito dell’azione progettuale, che mira a far diventare il Sud Est Milano la prima esperienza che coniughi sviluppo, sostenibilità, identità territoriale, in linea con gli indirizzi dell’Unione Europea.
- 14 Comuni costituiscono il territorio Sud Est
- 173.000 abitanti circa (5,4% di Città Metropolitana)
- reddito medio 25.000€ (dato Italia 20.900€, dato Lombardia 24.700, dato città metropolitana 29.600€)
- circa 10.000 aziende con 73.000 addetti (10% del PIL città Metropolitana)
- 10.550 ettari nel Parco agricolo sud Milano, con oltre 110 cascine
- 94 scuole che ospitano circa 21.000 studenti
Alcuni degli obiettivi individuati presentati durante gli Stati Generali
- 115 progetti su 5 grandi tematiche (85 progetti “verticali” sui singoli Comuni – di cui la metà replicabili, 18 trasversali a tutto il territorio, 12 circolari o di area), per un valore stimato di oltre 500 milioni di investimenti
- Il 50% degli investimenti si stima coinvolge risorse UE (POR/ FESR, FSE, Piano Junker), il restante investimento si genera dal territorio stesso
- efficientamento energetico di circa 500 edifici
- rigenerazione del 10% degli edifici pubblici
- riduzione dei consumi energetici (ambito P.A.) del 20% (solo sui punti luce, che in totale sono circa 29.000, la riduzione sarà del 50%)
- riduzione del traffico veicolare del 15% previsto nei sette anni
- raddoppio dei percorsi ciclabili volti all’utilizzo casa – scuola – lavoro – strutture pubbliche; attivazione di un bici plan SEM
- attuazione del PRIRE (Piano Regionale Infrastrutturazione Ricarica Elettrica) con più di 100 stazioni di ricarica
- sostituzione di circa il 50% del parco mezzi comunali con veicoli elettrici
- creazione di nuovi posti di lavoro
- creazione di un incubatore di rete con realizzazione di specifici HUB (cultura, agrifood, IoT ed elettrificazione)
Fonte: Ufficio Stampa Energia Media