Il Comune di San Giuliano Milanese non si da per vinto e rilancia, anzi ricorre. Dopo la dichiarazione di inammissibilità pronunciata dal Giudice Delegato delle quattro proposte di concordato presentate dall’amministrazione e relative al fallimento della società Genia, alla quale erano state a suo tempo conferite la quasi totalità delle proprietà immobiliari, il sindaco Marco Segala ha deciso di opporsi alla decisione del Tribunale. Il ricorso alla dichiarazione pronunciata lo scorso 14 giugno sarà presentata al Tribunale Fallimentare e conterrà alcune osservazioni di cui il Giudice Delegato sembra non aver tenuto conto. L’inammissibilità della proposta di concordato lascia una situazione di stallo nella quale il patrimonio immobiliare, peraltro difficilmente ricollegabile nel mercato, rimane abbandonato a se stesso. In pratica, alcune strutture, quali per esempio la palazzina costruita in via Trieste nello spazio prima occupato dalla vecchia Caserma dei Carabinieri, e che nella sua destinazione iniziale doveva ospitare famiglie in difficoltà, offrendo quindi un contributo fattivo all’esigenza abitativa cittadina e a situazioni di conclamato disagio sociale ed economico, si stanno progressivamente degradando. Così continuando, il rischio è di giungere ad uno stato di degrado tale da rendere del tutto inutilizzabili strutture che, se recuperate in tempo, possono tornare utili alla collettività.
Da qui l’impegno dell’amministrazione nell’insistere per trovare rapidamente una soluzione con i creditori.
In un comunicato emesso dal Comune il sindaco dichiara che “la scelta di alla decisione del Tribunale è un altro atto in linea con l’obiettivo di fare tutto il possibile per recuperare l’intero patrimonio pubblico a suo tempo conferito a Genia SpA. Non appena ricevuta la notizia del pronunciamento negativo del Tribunale di Lodi, abbiamo avviato una serie di incontri finalizzati proprio a individuare le possibili risposte e le azioni più efficaci da mettere in campo. Da questo serrato confronto, è maturata la decisione di procedere alla presentazione di un reclamo contro i provvedimenti di inammissibilità disposti dal Giudice per tutte e quattro le proposte di concordato fallimentare.
I nostri legali – continua Marco Segala – che hanno dato la propria disponibilità a seguire anche questo filone del procedimento legato alla questione Genia, si stanno occupando di preparare il provvedimento con le motivazioni a suffragio della nostra richiesta.
Auspichiamo ancora una volta – conclude – che tutti i soggetti coinvolti comprendano l’importanza della posta in palio e soprattutto la rilevanza oggettiva che per una città rivestono beni pubblici fondamentali quali le scuole, i campi sportivi, le case popolari e gli altri edifici pubblici che da troppo tempo non sono nella disponibilità della comunità sangiulianese”.