Lungo il Redefossi, già nel pronunciarlo trema la voce, la via Emilia da Milano a Rimini trafficatissima e la ferrovia Milano-Bologna, incastonata come un reperto delle architetture rurali che si affacciano sul corso d’acqua, una volta fonte di vita.
Una delle più degradate vie del paese, abbandonata ai miasmi respirati dal fiumiciattolo che raccoglieva i reflui di Milano fino alla Vettabbia, il Lambro, il Po e finalmente al mare Adriatico. Era diventato una fogna a cielo aperto, soggetto alle frequenti esondazioni che invadevano di liquami e topi le povere case che aggettano lì di fianco.
Poi le lotte dei cittadini hanno spinto le autorità a costruire lo scolmatore, che è diventato il corso principale, e il depuratore di Nosedo. Si sono allacciati gli scarichi alla rete fognaria, si è ripulito e bonificato il fondo già più di vent’anni fa.
Ora questo intervento di imbellettamento con un intervento di arredo urbano, che lo ha trasformato e rende piacevole la passeggiata e la sosta. Accade di valorizzare uno dei percorsi più tipici e antichi di San Giuliano, case di ringhiera verso la campagna e Viboldone, che reclama interventi di recupero sostanziali e sostenibili.