Questa volta il sindaco di San Giuliano Milanese si è rivolto direttamente all’Amministratore Delegato di Poste Italiane.
Con una lettera inviata a Matteo del Fante, il primo cittadino riapre il vecchio e mai risolto problema della struttura dell’ufficio postale di via Roma, nettamente sottodimensionata per una popolazione di circa 40.000 cittadini. La chiusura dell’ufficio postale di Zivido ha poi aggravato la situazione, portando nell’ufficio postale Centrale anche la consistente fetta di utenti proveniente da uno dei più popolosi e attivi quartieri della città.
La storia affonda le sue radici nel trasferi-mento presso l’attuale sede, avvenuta a seguito dei lavori effettuati per la copertura del Canale Redefossi. Le difficoltà di accesso all’ufficio postale durante quei lavori, soprattutto per le aziende del territorio che abitualmente scaricavano il loro materiale con furgoni e qualcuno anche con camion, costrinse queste ultime a rivolgersi ad altri corrieri. La passerella di ferro che avrebbe dovuto consentire l’accesso dei mezzi nei circa nove mesi in cui il cantiere interessò l’area prospiciente l’ufficio postale non fu mai realizzata e al suo posto ne venne costruita una pedonale che permetteva l’accesso di una sola persona alla volta. Inevitabile la contrazione dei volumi di traffico registrato, con la conseguenza che gli oltre 400 metri quadri di cui disponeva l’ufficio nelle sede di via Toscani (adesso occupata da un grosso centro di vendita di prodotti per animali), risultarono sovradimensionati per il fabbisogno aziendale, inducendo i vertici regionali di Poste a disdire il contratto di affitto e trasferire le poste Centrali nell’attuale sede di Via Roma di proprietà dell’Ente. Per distribuire meglio l’utenza, le Poste aprirono un ufficio a Zivido che, dopo essere stato trasformato in ufficio business destinato alle sole aziende, fu poi definitivamente chiuso.
Le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni, su sollecitazione della popolazione, hanno più volte riportato alla luce il problema, ma Poste Italiane ha rifiutato un ulteriore trasferimento della sede, che non avrebbe consentito di ammortizzare le spese sostenute per la realizzazione dell’ufficio di via Roma.
Adesso sono trascorsi un pò di anni e decisamente quelle spese sono state ammortate, per cui si spera che la proposta di collaborazione avanzata dal sindaco Segala al fine di trovare una soluzione al problema possa venire presa in considerazione da Poste Italiane, anche per evitare i disagi ai cittadini e agli stessi dipendenti di cui esplicitamente si parla nella missiva: “Quotidianamente infatti si formano lunghe code anche all’esterno dei locali di via Roma – scrive Segala – con notevole incremento dei tempi di attesa a danno soprattutto delle persone anziane, che sono costrette ad aspettare il proprio turno sfidando le intemperie invernali o la calura estiva. A ciò si aggiungono le possibili criticità igienico-sanitarie sia per gli utenti, sia per i vostri stessi dipendenti, facilmente prevedibili in spazi poco confortevoli come quelli attualmente utilizzati”.
Il sindaco chiude la lettera chiedendo un incontro con l’AD di Poste per cercare di “…individuare le possibili soluzioni che consentano di superare le attuali problematiche e per recuperare una più adeguata funzionalità e decoro nell’erogazione dei servizi in una città popolosa come San Giuliano Milanese”.
Le immagini riportate nell’articolo sono di repertorio e si riferiscono ai lavori effettuati nel 2003 per la copertura del Canale Redefossi proprio nell’area prospiciente la vecchia sede delle Poste Centrali di via Toscani .