Parafrasando il titolo della nota commedia di Eduardo De Filippo “Gli esami non finiscono mai”, potremmo ben dire: “I problemi non finiscono mai”.
Problemi nuovi che si affacciano quotidianamente nella nostra vita privata e in quella sociale, problemi vecchi mai risolti e, ahimè, problemi che sembravano risolti e che inaspettatamente ci sorprendono ricomparendo.
E’ questo il caso dei carrelli della spesa abbandonati sui marciapiedi di San Giuliano Milanese che, sebbene non si possa classificare come un problema grave, risulta quanto meno fastidioso. Con la loro ingombrante presenza, costituiscono spesso degli ostacoli difficili da superare per anziani, bambini, mamme con passeggini, portatori di handicap in carrozzella o con stampelle, e comuni pedoni che devono zigzagare sui marciapiedi, e talvolta scendere da essi e proseguire sulla meno sicura carreggiata stradale.
Un problema che sembrava risolto quando, lo scorso giugno, era entrata in vigore l’ordinanza del sindaco che prevedeva il ritiro dei carrelli della spesa e delle biciclette abbandonate, con multe salate per i trasgressori. Le sanzioni pecuniarie arrivavano fino a 500 euro per le biciclette e a 300 euro per i carrelli. Per questi ultimi vigeva il divieto di essere portati fuori dai centri commerciali e l’obbligo per i proprietari di recuperarli entro tre giorni pena l’addebito dei costi di rimozione.
Il repulisti aveva funzionato e la città si presentava senza gli ingombranti, fastidiosi e talvolta anche pericolosi oggetti abbandonati. Tutto però è durato fino al 30 settembre, data di scadenza dell’ordinanza sindacale.
Se è vero che non si vedono più in giro biciclette abbandonate, anche perché la maggior parte di esse facevano parte del lotto di una ditta di bike sharing fallita che una volte eliminate non si sono ripresentate, quello dei carrelli della spesa lasciati soprattutto sui marciapiedi è un fenomeno ben evidente ai cittadini sangiulianesi.
E spesso questi carrelli vengono lasciati ben lontano dai supermercati dove sono stati ritirati, segno evidente che chi li ha in bella vista usati ha percorso lunghe distanze senza doverne rendere conto a nessuno. Serve forse più attenzione e collaborazione anche da parte dei cittadini che possono, quando vedono persone che vagano per la città spingendo un carrello da supermercato, allertare la Polizia Locale.
Colpisce il fatto che i gestori delle attività commerciali non intervengano direttamente per impedire quello che è un vero e proprio furto. Eppure i carrelli costano ma, se i diretti interessati non se ne interessano, è probabile che la voce di spesa sia inferiore a quella necessaria per i controlli con la conseguenza che i costi derivanti dalla perdita di questi strumenti sono preferibili a quelli necessari per il personale, o per altri strumenti, necessari a prevenirne il furto.
Bisognerebbe rendere forse un pò più dispendioso per i gestori considerare la voce “perdita carrelli” con l’obbligo di risarcire l’Amministrazione per il loro recupero, magari maggiorato di una penale, e sanzionare pesantemente chi utilizza i carrelli della spesa per fare i traslochi di altre cose.
In sintesi: ripristinare l’ordinanza sindacale in vigore la scorsa estate che, abbiamo avuto modo di constatare, ha funzionato egregiamente.
Nelle foto:
In Via Costituzione ben quattro carreli della spesa abbandonati sullo stretto marciapiede, perfettamente incatenati tra loro. Con una sola monetina gli invicili che li hanno usati hanno percorso un lungo tratto (da Borgolombardo al centro).
A Serenella in due diverse strade esempi di carrelli abbandonati. Anche in una di queste foto i carrelli sono due, tra di loro incatenati.
Da notare che tutti i carrelli mostrati in foto provengono dallo stesso supermercato.