Il tempo ha retto; l’acqua è arrivata nottetempo e non ha influito sul regolare svolgimento della festa, il cui successo è stato assicurato da una straordinaria partecipazione della cittadinanza, massicciamente presente in ognuna delle iniziative presentate nella due giorni, sabato e domenica scorsi, nel corso della “Festa in città” a San Giuliano Milanese.
Com’è ormai abitudine consolidata, a dispetto di chi ancora relega la città nell’ambito di città dormitorio, classificazione attribuita a San Giuliano Milanese tra gli anni ’80 e ’90, la partecipazione alla vita cittadina è ormai una routine che contribuisce, evento dopo evento, a ricostruire quell’identità di comunità che, in effetti, per qualche tempo si era smarrita. La motivazione della perdita di identità era sicuramente da attribuire ad una crescita demografica, iniziata negli anni ’60 e proseguita fino ai nostri giorni, che ha in parte cancellato la vecchia identità di paese della bassa milanese fatta di agricoltori e da famiglie di residenti storici per sostituirla, dopo appunto un lungo periodo di riequilibrio, con una nuova che, seppure nell’ambito delle tradizioni locali, si presenta all’insegna della multiculturalità. Una città dove certamente non mancano i problemi, peraltro comuni a tutte le città di medie/grandi dimensioni, ma che possiamo senz’altro dire essersi veramente messa “in cammino”.
La “Festa in città” è stata l’occasione, se ancora ce ne fosse bisogno, per dimostrare tutto ciò. Bisognerebbe forse, con un pò di coraggio intellettuale in più, cercare di vedere il “bicchiere mezzo pieno”, per uscire da una lamentosa logica di autoflagellazione che attanaglia ancora qualcuno di quelli che non riconoscono l’evoluzione culturale avvenuta in San Giuliano Milanese.
Ma andiamo a fare un resoconto di alcune particolari iniziative che la festa ha offerto.
I cittadini che hanno partecipato ai vari eventi che si sono succeduti durante il corso dei due giorni di festa, hanno potuto assistere al concerto dei Cori delle 7 parrocchie che si è svolto nella serata di sabato nella chiesa di San Carlo Borromeo. Un appuntamento a carattere religioso non nuovo, ma che segna la prima volta da quando è stata istituita la nuova Comunità Pastorale San Polo VI che riunisce 6 delle 7 parrocchie sangiulianesi sotto la guida di un unico parroco, Don Luca Violoni, la cui ufficializzazione è avvenuta con la messa solenne dello scorso 28 settembre concelebrata dal Vicario episcopale di Zona, mons. M. Elli. Altri eventi religiosi molto partecipati sono stati la messa solenne della mattinata di domenica, alla quale erano presenti le autorità civili e militari e i gonfaloni della città e delle associazioni cittadine, nonché la processione serale che ha chiuso la Festa in città e che, nel suo percorso, ha attraversato la via Emilia per raggiungere il quartiere Serenella.
Nella giornata di domenica, particolarmente emozionanti sono state le cerimonie di premiazione che si sono svolte in Piazza di Vittorio, alcune delle quali hanno raggiunto picchi elevati di commozione come quando sul palco sono saliti gli insigniti delle Benemerenze civiche. Personaggi molto conosciuti in città che hanno ricevuto il plauso indiscusso della cittadinanza tutta.
Stefano Chiodo, autore, attore e regista, da 40 anni protagonista sul territorio nel campo sociale, culturale e del volontariato, ha ricevuto il riconoscimento civico “per l’impegno profuso in campo sociale e culturale sul territorio”.
Giuseppe Papa, Fondatore e Presidente dell’Associazione Carabinieri Sez. di San Giuliano, che con la sua opera ha rinsaldato fortemente il legame e la vicinanza tra l’Arma e la collettività, recentemente concretizzato nel collocamento di un monumento dedicato ai carabinieri nel centro della città, la Benemerenza Civica è stata assegnata “per l’impegno profuso a favore della diffusione della cultura della legalità e del senso civico”.
Anche gli alpini hanno avuto la loro parte. Ad essere insignito della Benemerenza Civica, oltretutto festeggiato anche per l’approssimarsi del suo 85esimo compleanno, è stato Michele Del Togno “per l’impegno profuso a favore della comunità e nella promozione dei valori professati dal corpo degli Alpini”.
Quale Commerciante Storico, “protagonista dell’attività commerciale e per l’impegno profuso nella didattica musicale”, è stato premiato Antonio Maddalena, che da quasi 50 anni porta avanti la “Casa della Musica”, una vera e propria istituzione storica della città.
Infine, ma non certo ultima, la premiazione della notissima famiglia Cuciniello, per la sezione Artigiani-Commercianti Storici, quali “protagonisti storici dell’attività artigianale e commerciale del territorio”. Il laboratorio artigianale di pasticceria, aperto da oltre 45 anni a San Giuliano, è un preciso e conosciutissimo punto di riferimento non solo per la città ma per tutto l’hinterland.
Suggestive le esibizioni della Brianza Parade Band, che ha incantato grandi e piccoli con le coreografie delle girls sbandieratrici accompagnate dalle musiche della band il cui repertorio moderno costituisce la peculiarità del gruppo.
Anche tra gli stands delle associazioni c’è da segnalare qualcosa di particolare. La ProLoco di San Giuliano ha liberato una ventina di piccioni viaggiatori che, con immediatezza, hanno impostato le coordinate di volo dirigendosi, in uno spettacolare volo di gruppo, nella direzione della rotta che li riportava a casa. A liberare due dei piccioni viaggiatori sono state simbolicamente chiamate due agenti donne delle Guardie Ecozoofile di Agriambiente, il Corpo di Guardie Volontarie che in città offre la sua collaborazione nei servizi di protezione dell’ambiente e degli animali accanto alla Polizia Locale.