Dal 28 novembre al 14 gennaio, una nevicata infuria nella sala del Teatro Strehler: è “lo spettacolo della neve” del clown russo SLAVA, una delle esperienze teatrali più potenti, sorprendenti e affascinanti per il pubblico di tutte le età. La cornice ideale per vivere insieme, a teatro, tutta la magia del Natale e dell’inverno.
Poetico, universale e senza tempo, Slava’s Snowshow continua a incantare milioni di spettatori di tutte le nazionalità, generi ed età come nessun’altro spettacolo al mondo. Snowshow è un genere a sé stante, uno show che riesce a esser spontaneo e magico come il primo giorno in cui è stato rappresentando, catapultando gli adulti nell’infanzia.
Il suo geniale ed eccentrico ideatore, il russo SLAVA, (pluripremiato con l’Olivier e il Time Out Award a Londra, il Drama Desk a New York, lo Stanislavskij a Mosca e il Festival Critics Award a Edimburgo) e considerato “il miglior clown del mondo”, afferma di amare «un teatro che nasce dai sogni e dalle fiabe; un teatro ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni. Un teatro che sfugge a qualsiasi definizione, all’interpretazione unica delle sue azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertà».
Lo Slava’s Snowshow è proprio così: libero, lirico, ironico, fantasioso, divertentissimo e tenero, talvolta venato di malinconia. Lo spettacolo raccoglie i numeri più belli e famosi del repertorio di SLAVA, che per la sua arte si ispira a maestri come Leonid Engibarov, clown triste, o al raffinato Marcel Marceau, o alla delicata comicità di Charlie Chaplin. Il risultato è una serata diventa esperienza incredibile e inattesa, che lascia gli adulti pervasi di spirito bambino, che induce spettatori piccoli e grandi a divertirsi nella neve e a giocare assieme con i giganteschi palloni che invadono il teatro nel gran finale: e mai nessuno, alla fine, ha voglia di tornare a casa…
Lo spettacolo è una sequenza di sorprendenti magie.
Una nevicata di carta che infuria su tutta la sala, enormi, leggerissimi e colorati palloni che planano sulla platea, cinque clown che danno gas a una rappresentazione poetica e candida, dispettosa e imprevedibile, gioiosa e atletica, in bilico tra happening e circo.
Ma prima di questo coup de theatre, sono molti i sortilegi e le ironie che i clown regalano alla platea, invadendola talvolta, per fare qualche dispetto esilarante.
Il teatro di Slava è amato perché riesce a tessere un mondo fatto di sogni e di fiabe in cui è impossibile non lasciarsi trasportare. È una delle esperienze teatrali più potenti, innocenti e semplicemente belle a cui tutti possono assistere. Snowshow solletica i nostri ricordi d’infanzia e ci fa guardare alla vita con un nuovo stupore, con gli occhi spalancati e la gioia che conoscevamo da bambini.
“Mi piace restare a teatro quando gli spettatori sono andati, ma il luccichio luccicante dei loro sorrisi ancora indugia nell’oscurità della sala. Mi concentro sui respiri, i ritmi, i sospiri di gioia e del dolore che ancora pervadono il teatro.
La notte è scesa. Tolgo il mio costume e mi strucco il viso, dico addio al mio universo ora racchiuso dal sipario abbassato del teatro. Il mio personaggio, il mio Asissai, è lì inerme che si fa guardare. Lo congedo, ma non a lungo, solo fino a domani, nell’attesa di rivivere una nuova onda di felicità in questo incredibile, meraviglioso e misterioso mondo che è il teatro.
Quanto sono incredibilmente privilegiato nel poter guardare gli occhi felici di migliaia di spettatori ogni notte!”
*Nella foto in evidenza: Slava Snowshow Green clowns in the fog by Andrea Lopez
Fonte: Ufficio stampa Piccolo Teatro Milano