Due gli spettacoli in calendario: sabato 4 novembre e sabato 11 novembre dalle ore 14.00 alle ore 22
La vetta più alta del Monte Olimpo si chiama Mytikas. Una parola greca per Naso. Poiché gli dei vivono su quella montagna, il Naso è il naso di tutti gli dei. Godono degli odori che provengono dagli umani, che vivono nella valle, sulla terra. Gli umani sacrificano erbe, animali e altri esseri umani. Forgiano armi e fanno la guerra. Odori di guerra, odori di morte, odori d’amore. Gli dei godono della fragranza del mondo.
Il nostro ospite è l’adorabile dio fluido di genere: Dioniso. Ci introducono nel mondo dei rave. Celebrano tutte le cose umane: amore, pace, unità e rispetto, brevemente p.l.u.r., ma anche il contrario: odio, lotta, disarmonia e disprezzo. In questo spettacolo, tutto è possibile: la realizzazione di sogni incantevoli e dolore vizioso, di amore allegro e dolore orribile. Lo spettacolo è una catarsi, una purificazione: affronta il peggio e sii purificato.
La vita e la morte sono intercambiabili. Vecchi eroi morti appaiono e fanno rivivere le loro vite. Edipo, per esempio, il re tragico che uccise suo padre e sposò sua madre, lui che cercò di sfuggire al suo destino e invece lo abbracciò, lui che si è cavato gli occhi perché non voleva più vedere il mondo. Ma è davvero cieco? O è solo un codardo come tutti noi? E sua figlia Antigone, la prima donna che ha osato dire di no al potere della politica e della guerra, la prima anarchica della storia, come guarda il nostro mondo?
Non sono morti, vivono tra noi e pongono le stesse vecchie domande.
Dai tempi antichi appare un altro anarchico Prometeo, l’uomo che osò scalare il Mytikas e insultò gli dei rubando le frecce del fulmine e donandole ai mortali. Colui che voleva liberare l’umanità e per questo ha pagato un prezzo terribile. Qual è il suo messaggio per noi, dopo tutti quei secoli di tormenti?
Peak Mytikas (On the top of Mount Olympus) è uno spettacolo pieno di colori e odori, pieno di morte e desiderio, una festa sull’orlo della tomba, una celebrazione della bellezza e della passione, mentre il mondo si avvia verso la sua fine. Ma allo stesso tempo è un gioco rituale, che ci costringe a pensare al futuro.
I testi sono stati scritti da Johan De Boose, autore di Belgian rules/Belgium Rules. La musica è composta ed eseguita dal vivo sul palco da Alma Auer. 11 artisti di talento (attori, ballerini e musicisti) si uniranno a Jan Fabre in questo rave mitologico di 8 ore.
Foto in evidenza di Hanna Auer
Fonte: Ufficio stampa Teatro out Off