American Beauty, la rosa da un milione di dollari. Mostra organizzata da ARTIKA in collaborazione con Kr8te e la Città di Padova, a cura di Daniel Buso.
Negli Stati Uniti di fine Ottocento, l’American Beauty era popolarmente conosciuta come la “rosa da un milione di dollari”. Espressione impiegata per indicare il costo, per molti irraggiungibile, necessario ad ottenere un mazzo da donare all’innamorata: 2 dollari per ciascuna delle rose dal lungo, elegante stelo. Cifra, all’epoca, davvero altissima.
Alfred Hitchcock ne mandò enormi mazzi a Vera Miles, per convincerla a recitare nei suoi film.
Questa fortunata cultivar di rose Tea era stata creata in Francia da Henri Lédéchaux, con il nome di Madame Ferdinand Jamin. Un ibrido che dava rose di un cremisi brillante, con un fiore ricco di una cinquantina di petali, molto profumato, posto su uno stelo lungo e rigido, Coltivate in serra, le American Beauty erano perfette per trarne elegantissimi mazzi. Nei giardini offre fioriture prolungate, molto appariscenti sul fogliame verde scuro. Esportata in America con il nuovo nome di “American Beauty”, la Madame Ferdinand Jamin conquistò il mercato, tanto da essere, negli anni Venti, la cultivar di rosa più venduta negli States. Una popolarità che l’ibrido non riuscì a conquistarsi altrove.
Alla America Beauty hanno reso omaggio numerosi compositori e musicisti. Frank Sinatra l’ha cantata in “America Beauty Rose”, del 1950. Josep Heller in “Comma 22” descrive un anziano italiano che ferisce a un occhio il maggiore de Coverly, lanciandogli contro una American Beauty. Impossibile poi non citare il film omonimo, Premio Oscar del 1999. American Beauty è il fiore ufficiale della città di Washington nel Distretto della Colombia, nonché simbolo della catena di negozi della Lord & Taylor, oltre che di diverse confraternite americane.
*Nella foto in evidenza: BANKSY. Flag silver 2006.
Fonte: Ufficio Stampa Studio ESSECI – Sergio Campagnolo