L’esposizione, parte del programma di Ibrida Festival delle Arti Intermediali, è prodotta da Vertov Project e PubliOne Società Benefit in collaborazione con la Fondazione Dino Zoli ed è curata dallo storico delle immagini in movimento Bruno Di Marino.
«In un’ottica di sempre maggiore sinergia con la città di Forlì, quest’anno Ibrida Festival compie un ulteriore passo attivando un’importante collaborazione con la Fondazione Dino Zoli e aggiungendo alla programmazione della nuova edizione la mostra personale di un artista che amiamo particolarmente e che abbiamo scelto per la sua natura poliedrica, in linea con la visione interdisciplinare del Festival. Virgilio è un artigiano del cinema e dell’audiovisivo, ci catapulterà in un modo sorprendente fatto di costruzioni, dispositivi e filmati inediti»: Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, Direttori Artistici di Ibrida – Festival Internazionale delle Arti Intermediali, introducono la mostra Animagia. Dispositivi, visioni, film di Virgilio Villoresi, che lunedì 28 agosto alle ore 19 inaugurerà a Forlì negli spazi della Fondazione Dino Zoli e fungerà da prologo all’ottava edizione del Festival, dal titolo-tema Novacene, che si svolgerà a Forlì dall’8 al 10 settembre negli spazi di EXATR, hub votato al contemporaneo situato nel centro storico della città (anteprima giovedì 7 settembre).
Tra i maggiori animatori italiani, l’artista toscano Virgilio Villoresi (Fiesole, 1979) da molti anni porta avanti una proteiforme ricerca nei campi del film d’animazione, dei music video e degli spot pubblicitari. Ha realizzato oltre centocinquanta opere audiovisive, ma è anche autore di alcune artigianali installazioni cinetiche collegate all’immaginario del pre-cinema e del cinema delle origini.
«L’esposizione Animagia già dal neologismo del titolo vuole evocare l’aspetto fantasmagorico del cinema d’animazione, al quale da sempre guarda Villoresi» spiega il curatore Bruno Di Marino, storico delle immagini in movimento. «La sua èun’animazione raffinata e sperimentale, che utilizza tecniche diverse spesso facendole interagire simultaneamente – dal disegno all’animazione di oggetti, dall’ombrocinema al découpage – costruendo set e teatrini surreali dove la bidimensionalità si intreccia con la tridimensionalità, rivelando il lato ludico e inconscio del suo creatore».
Ilpercorso espositivo si articola in tre sezioni: la prima dedicata ai Dispositivi di Villoresi, tra cui diversi flip-book meccanici e un’installazione a luce polarizzata, oltre a giochi di proiezione luminosa, che prendono vita davanti agli occhi dello spettatore, stimolandolo e ingannandolo percettivamente; la seconda dedicata alle Visioni, attraverso l’esposizione di oggetti ed elementi scenografici collegati a sequenze in loop sui monitor; la terza con un “medley” dei suoi Film, della durata di circa 60 minuti: cortometraggi, sigle televisive, spot pubblicitari e video musicali. «Opere che – conclude il curatore – costituiscono il risultato finale di un percorso in cui il materico giunge allo stadio finale di sublime smaterializzazione nello spazio, attraverso la magia dell’immagine animata che, da oltre due secoli continua ad affascinare e stupire e ipnotizzare l’osservatore». In anteprima a Forlì verranno inoltre presentati alcuni estratti di Orfeo, il primo lungometraggio dell’artista, al momento in fase di lavorazione, tratto dal Poema a fumetti di Buzzati.
«Con grande piacere abbiamo aderito alla proposta di collaborazione ricevuta da Ibrida Festival, manifestazione nata a Forlì nel 2015 e divenuta nel tempo punto di riferimento per l’audiovisivo sperimentale in Italia. La Fondazione Dino Zoli – dichiara la direttrice Nadia Stefanel – si propone infatti di promuovere le eccellenze del territorio, sostenere le giovani generazioni e gli artisti del presente, portare a Forlì esperienze significative dell’arte italiana ed internazionale. Motivo di incontro è stata la mostra personale di Elena Bellantoni, Se ci fosse luce sarebbe bellissimo, e in particolare l’omonimo video, prodotto finale della residenza d’artista all’interno dell’azienda tessile Dino Zoli Textile. L’opera, che sarà proiettata nell’ambito di Ibrida, fa idealmente da apertura alla mostra personale di Virgilio Villoresi, che siamo felici di ospitare nei nostri spazi come evento off del Festival. Due progetti distinti – quello di Bellantoni e di Villoresi – che trovano tuttavia punti di tangenza nel voler raccontare entrambi il dietro le quinte di quel fare artistico che muove poi la creatività realizzativa, la ricerca di suggestioni dal mondo quotidiano traslati in poesia e arte cinetica, in colore, luce, dettaglio».
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo contenente un’introduzione critica del curatore, una conversazione con l’artista e le immagini delle opere in mostra.
La mostra, visitabile fino al 7 ottobre 2023, aderisce alla diciannovesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
La Fondazione Dino Zoli (Viale Bologna 288, Forlì) è aperta al pubblico dal martedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30, dal venerdì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Ingresso libero e gratuito.
Il Festival è possibile grazie al contributo del Comune di Forlì, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Con il supporto di BCC Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese e di e PubliOne Società Benefit.
Fonte: ufficio stampa CSArt – Comunicazione per l’Arte