NOGRAVITY inaugura la XXX Edizione del Festival di Anagni “Inferno”, una delle più originali creazioni firmate da Emiliano Pellisari e Marianna Porceddu. Immagini tratte dallo spettacolo sono anche al centro della nuova installazione permanente del Museo della Natura e dell’Uomo, a Padova. I due danzatori e coreografi saranno anche tra i protagonisti del Festival Teatro sull’acqua di Arona, diretto da Dacia Maraini.
Giovedì 24 agosto il visionario coreografo Emiliano Pellisari inaugurerà la XXX edizione del Festival Rinascimentale di Anagni (Frosinone) con uno dei più recenti successi della compagnia, firmato insieme alla danzatrice Marianna Porceddu, sua partner in scena e nella vita. “Inferno. Nogravity Dance Company”, ispirato a Dante Alighieri, andrà in scena davanti alla splendida cattedrale di piazza Innocenzo III: la cornice ideale per una creazione in cui il disegno della luce, la musica e l’illusione si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica, dando vita a un mondo dove il reale e il virtuale si fondono in un caleidoscopio di immagini sorprendenti. Un inferno paradossale come Escher, assurdo come Magritte, crudelmente caravaggesco. Immagini straordinarie appaiono dal buio in una carrellata senza sosta di effetti come in un quadro di Bösch: Paolo e Francesca volano nel cielo, schiere di dannati cadono al suolo come foglie, i filosofi arabi galleggiano sospesi nel limbo, Minosse è immobile sospeso al soffitto. Angeli e Diavoli si affrontano nello spazio in duelli virtuali. L’inferno è uno spazio teatrale dove si annulla la fisica della realtà e tutto appare come in un sogno ad occhi aperti.
Le clip tratte dallo spettacolo fanno parte anche del nuovo allestimento permanente del Museo della Natura e dell’Uomo di Padova, restaurato e riaperto al pubblico il 24 giugno. Qui è possibile vedere i ballerini di Nogravity danzare all’infinito nell’oscurità infernale della terra, al centro dell’installazione multimediale immersiva a 360 gradi di cui Emiliano Pellisari è concept art designer e creative director per Punto Rec Studios. Un progetto che unisce arte e scienza, creando un’esperienza multisensoriale unica.
Con un volo pindarico, sempre nel segno della meraviglia, l’immaginazione di Emiliano e Mariana attraversa i secoli, per raccontare la modernità del novecento con due appuntamenti al Festival Teatro sull’Acqua, diretto da Dacia Maraini sul lago Maggiore ad Arona (Novara). Da mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre (ore 21.00) Circo Clap ospiterà la performance “Lucio Fontana Project”, un omaggio al padre dello spazialismo. Mentre al Lagoscenico Antico Porto – da mercoledì 6 a domenica 10 settembre (ore 21.30) – sarà in scena in prima assoluta lo spettacolo “Caro Pier Paolo”, con voce narrante e testi di Dacia Maraini. Qui danza e poesia si fondono magicamente, grazie alle parole della scrittrice e al nuovo set up nogravity 3D.
Emiliano Pellisari e Mariana Porceddu, da soli sul palco in un passo a due gender fluid accompagnato dalle musiche suggestive e ipnotiche di Meredith Jane Monk, propongono il risultato della loro ricerca coreografica sul corpo e sull’identità di Pasolini, attraverso la lente di ingrandimento di una scrittrice che, memore di un’amicizia profonda e antica, ha saputo indagare nei meandri della mente e del cuore del poeta.
*Nella foto in evidenza: Museo di Padova. Installazione
Fonte: Ufficio stampa Marzia Spanu