L’ultima produzione operistica della stagione estiva presentata dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, vede in scena due grandi opere con la regia di Georges Delnon e la direzione d’orchestra di Marco Guidarini.
Ultima produzione operistica della stagione estiva per la Fondazione Taormina Arte Sicilia: mercoledì 16 agosto (con replica il 18 agosto) al Teatro Antico di Taormina saranno messi in scena due classici della lirica: Cavalleria Rusticana di Piero Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, con la regia di Georges Delnon e la direzione d’orchestra di Marco Guidarini. Principali interpreti saranno il soprano Alessandra Di Giorgio, il tenore Marco Berti e il baritono Alberto Gazale, oltre ad Annunziata Vestri ed Elena Borin per Cavalleria rusticana e Andrea Galli e Ramiro Marturana per Pagliacci.
Una regia che si rifà tanto all’essenza emotiva e al contesto della tragedia, perfettamente espressa tanto dalla scenografia naturale del Teatro Antico, quanto ad un’impronta neorealistica espressa dalla cinematografia del dopoguerra, come spiega lo stesso Delnon: “È un piacere e un onore avere avuto la possibilità di mettere in scena due opere emblematiche del verismo italiano nel territorio che le ha ispirate e nel quale sono ambientate. Cavalleria Rusticana, in Sicilia, e I Pagliacci, in Calabria, sono due capolavori che raccontano le persone, le relazioni, la vita degli anni 90 del XIX secolo con lo sguardo puntuale, asciutto e crudo che contraddistingue la poetica verista sostenuto da una partitura che alterna espressività, realismo e pathos, senza rinunciare alla spettacolarità e alla ritualità di cui si nutre la tradizione e nelle quali si consumano le due tragedie.
Oggi facciamo vestire al verismo del XIX secolo i panni del neorealismo del XX secolo, degli anni ‘50, come omaggio a quel movimento del cinema italiano grazie al quale tutto il mondo ha scoperto un’Italia fino ad allora sconosciuta e come espediente epico affinché il pubblico possa comprendere con la dovuta distanza la tragedia. E quale miglior luogo, ambientazione, per la tragedia se non un teatro antico? Quale miglior panorama se non quello di Taormina che, tra lo splendore della baia e l’inesorabilità del vulcano, non può che supportare e amplificare il dramma umano?”
A dirigere la Taormina Arte Festival Orchestra sarà il Maestro Marco Guidarini che afferma: “Cavalleria rusticana e Pagliacci sono due capolavori del melodramma italiano che inaugurano un modo nuovo di concepire il teatro in musica. L’ispirazione letteraria e il fatto di cronaca delle due opere condividono una poetica che si ispira alla realtà della vita, nel segno di passioni vissute, dentro e fuori dal palcoscenico. La cornice metafisica del Teatro Antico di Taormina, tra cielo e terra, partecipa in maniera unica al mondo di questo viaggio nel cuore dell’uomo. Ci riconduce alla bellezza misteriosa del mito greco presente in modo misterioso nei due lavori, dove la magia della natura si fonde con quella dell’arte, rivelandoci la dimensione del sacro”.
Dopo il Trittico pucciniano e la Turandot, anche il tandem Cavalleria rusticana/Pagliacci segna il proseguimento del percorso avviato quest’anno dalla Fondazione Taormina Arte che ha visto costituirsi e svilupparsi una serie di accordi di co-produzione e partenariato con Enti e Fondazioni nazionali ed internazionali, come, in questo caso, la liaison con l’Opera di Stato d’Ungheria che a cui si deve l’allestimento.
I biglietti sono in prevendita sui circuiti TicketOne e CTBox e acquistabili direttamente al botteghino di piazza Vittorio Emanuele (spazi esterni del Palazzo dei Congressi), la sera della rappresentazione, a partire dalle ore 18:00.
Nato in Svizzera, ha conseguito gli studi di Storia dell’Arte alle di Berna e Friburgo. Come Regista d‘Opera ha realizzato produzioni in diversi paesi tra i quali la Germania (Berlino, Monaco, Francoforte, Dresda, Düsseldorf etc.), Francia (Parigi, Montpellier), Italia (Bologna), Svizzera (Ginevra, Lucerna, Basilea, Berna) e, all’estero, a Buenos Aires, Shanghai, Tokyo, Salisburgo (per il festival di Pasqua) e Lucerna.
Delnon è direttore artistico dell’Opera al SWR Festival di Schwetzingen, e ricopre il ruolo di Sovrintendente dei Teatri di Mainz, di Basilea e dal 2015 dell’Opera di Stato di Amburgo. Ad Amburgo ha messo in scena Venere e Adone di Salvatore Sciarrino, Fidelio di Beethoven, La Voix Humaine di Francis Poulenc e Playing Trump di Bernhard Lang.
È annunciata per la stagione 23/24 una nuova produzione di Saint-François d‘Assise di Olivier Messiaen alla Elbphilharmonie.
Considerato fra i direttori d’orchestra più rispettati della sua generazione, Marco Guidarini vanta nel suo repertorio oltre settanta titoli operistici, dai grandi titoli mozartiani e belcantistici fino al Wozzeck di Berg, oltre a più di duecento lavori sinfonici. Affianca ad una formazione musicale di alto prestigio studi umanistici e di linguistica.
Profondamente influenzato dalla vicinanza di Claudio Abbado, debutta come direttore assistente di John Eliot Gardiner.
Il suo percorso artistico lo porta a dirigere nei maggiori teatri del mondo: dal Metropolitandi New York (Rigoletto) alla Scaladi Milano (Convenienze e inconvenienze teatrali) dall’Opera di Sidney (Tosca, Flauto magico, Così fan tutte) al Bolshoidi Mosca (Turandot) e al Teatro Colon di Buenos Aires (Falstaff).
Dal 2001 al 2009è Direttore musicale dell’Orchestre Philarmonique de Nice, con la quale realizza cicli sinfonici da Beethoven a Brahms e Mahler, si dedica con passione al repertorio francese e realizza prestigiose tournèes in Italia, Germania e Giappone. A Nizza fonda inoltre l’Ensemble Apostrophe dedicato alla modernità e dirige il Festival di Musica Sacra.
Creatore e Direttore artistico a Parigi del Concours International de Belcanto Vincenzo Bellini, riceve il premio Charles Crox, Orphée d’or, per la sua incisione dell’opera Le Villi di Puccini con l’Orchestre Philarmonique de Radio France.
Per il suo lavoro artistico il Ministero della Cultura francese lo nomina Chevalier des arts et des Lettres, e il Governo della Repubblica italiana gli attribuisce l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella per meriti culturali.
Nel 2018 gli viene conferito il titolo di Paul Harris Fellow in qualità di ambasciatore delle arti e dell’impegno umanitario attraverso la musica.
Nella sua attività pluriennale ha grande rilievo l’attenzione a favore delle nuove generazioni di artisti, oltre che l’impegno didattico nella collaborazione con le maggiori accademiche internazionali, dal Conservatoire National Superieur de Musique di Parigi alla Accademia della Scala.
Ha al suo attivo una vasta produzione discografica nel repertorio lirico e sinfonico per importanti etichette internazionali, e scrive di musica e letteratura: la sua recentissima pubblicazione del saggio Operasofia, fa seguito al successo ottenuto dai racconti mozartiani Gulda in viaggio verso Praga, tradotti anche in lingua russa.
Attualmente Marco Guidarini è Direttore musicale del Teatro dell’Opera di Poznan in Polonia.
Nella foto in evidenza: il Teatro Greco di Siracusa
Fonte: Fondazione Taormina Arte Sicilia – Ufficio Stampa