Il meglio della nuova scena iberica, tra famenco, jazz e folklore catalano, farà tappa a Milano per un imperdibile appuntamento organizzato nell’ambito del festival Suoni Mobili: sul palco del Cortile delle Armi si esibiranno il trio del jazzista Marco Mezquida, il quintetto Los Aurora e i Libérica, il nuovo gruppo del contrabbassista Manel Fortià.
Fa tappa al Castello Sforzesco di Milano la carovana di “Suoni Mobili”, il festival musicale organizzato da Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, giunto alla XIV edizione: domenica 6 agosto (ore 21; ingresso libero con libera donazione; prenotazione obbligatoria su www.mailticket.it/manifestazione/IV36/the-jazz-side-of-famenco), il Cortile delle Armi ospiterà l’evento intitolato “The Jazz Side of Flamenco”, che vedrà protagoniste tre formazioni in arrivo da Barcellona. Sul palco, in un cocktail irresistibile di folklore catalano, famenco e jazz, si alterneranno il quintetto Los Aurora; il trio del pianista e compositore jazz Marco Mezquida, stella di prima grandezza della scena europea; infne i Libérica, il nuovo quartetto di Manel Fortià.
Il concerto, realizzato con il contributo dell’Institut Ramon Llull, è uno degli appuntamenti di “Milano la città che sale – Nuovi Rituali Urbani” nell’ambito del bando “Milano è viva nelle periferie”.
I Los Aurora sono un gruppo di famenco-jazz che ha portato una boccata d’aria fresca nel famenco, contaminandolo con altri linguaggi e riscuotendo da subito il consenso della critica e il successo del pubblico. Nell’ultimo album (“La Balsa de la Medusa”, uscito l’anno scorso), il sound della band, composta da Pere Martínez (voce), Max Villavecchia (pianoforte), Javi Garrabella (basso), Joan Carles Marí (percussioni) e Pol Jiménez (danza), è diventato più elettrico, energico e trasgressivo, avvicinandosi al rock, anche se i riferimenti classici sono sempre presenti.
Considerato uno dei più brillanti musicisti della sua generazione, Marco Mezquida è un pianista e compositore catalano che da sempre forgia musica classica e modern jazz con sorprendente naturalezza.
A Milano presenterà “Letter to Milos”, il suo ultimo album, uscito nel 2022 e composto nel primo anno di vita del fglio: in questo lavoro si ritrovano i generi e le infuenze in cui l’autore si è immerso nel recente passato, dal latin jazz alla samba brasiliana, dal Romanticismo dell’amato Brahms ai suoni cubani fno alle musiche tradizionali della sua terra (corrido maragato, ajechao, sorteao e bulería). “Letter to Milos” riunisce il trio con cui Mezquida ha registrato i precedenti “Ravel’s Dreams” e “Talismà”: il catalano Aleix Tobias alle percussioni e il cubano Martín Meléndez al violoncello.
Infne, sarà la volta dei Libérica, il nuovo quartetto del formidabile contrabbassista Manel Fortià, dotato di senso melodico, precisione ritmica e creatività non comuni, che mescola jazz, famenco e folklore iberico e che vede coprotagonista il sax e la voce di Edva Fernandez, giovanissima stella catalana cresciuta nell’Orchestra di Joan Chomorro. Dopo un intenso soggiorno a New York, durante il quale ha collaborato con jazzisti del calibro di Dave Liebman, Edliot Zigmund, Ari Hoenig e Chris Cheek, Fortià è tornato in Spagna e ha dato vita a questo gruppo, immergendosi nel grande repertorio della musica tradizionale catalana e rinnovandola nel segno del sincretismo e del multiculturalismo. Insieme a lui si esibiranno Pere Martínez (voce), Max Villavecchia (pianoforte), il francese Raphaël Pannier (batteria) e, come special guest, la già citata Edva Fernandez.
*Nella foto in evidenza: Los Aurora
Fonte: Ufficio stampa Musicamorfosi Andrea Conta