La settima edizione di White Carrara, che prosegue fino al prossimo 1 ottobre, coinvolge l’intero centro storico con sculture e installazioni di artisti nazionali e internazionali nelle strade e nelle piazze, sotto la direzione artistica di Claudio Composti. La manifestazione si articola in due progetti paralleli che, come indicato dal titolo STILL LIV(F)E, giocano sul tema della trasformazione dal blocco non lavorato – STILL LIFE – alle varie forme della scultura contemporanea, STILL ALIVE. Una scultura viva, in movimento, interpretata anche dall’obiettivo di cinque autori contemporanei. Nel centro storico di Carrara sono dislocate le sculture di Sergi Barnils, Mattia Bosco, Stefano Canto, Michelangelo Galliani, MOG, Mikayel Ohanjanyan e Quayola, unitamente a un’opera storica di Giò Pomodoro, collocata di fronte all’Accademia di Belle Arti di Carrara, in dialogo con le giovani promesse della scultura contemporanea.
È, inoltre, possibile assistere alla proiezione di due cortometraggi: all’ex Ospedale San Giacomo, Landscape as Performance di Andrea Botto, che fa dell’esplosione la sua cifra linguistica, riportando alla mente dei cittadini momenti storici del recente passato; mentre in esposizione permanente al mudaC │ Museo delle Arti Carrara, Il Capo di Yuri Ancarani, un documentario eroico che racconta, attraverso il solo linguaggio del corpo, riti, poteri e tradizioni dell’escavazione della montagna.
Dallo scorso 21 luglio l’esposizione Visioni plastiche. Le forme della scultura è visitabile non più a Palazzo Binelli, ma all’ex Ospedale San Giacomo in via Grazzano 1, da mercoledì a domenica 18.00 – 22.00, con ingresso libero (lunedì 14 e martedì 15 agosto aperto, con lo stesso orario). La mostra, che fa parte del progetto White Carrara, interpreta il tema della scultura attraverso le fotografie di Bruno Cattani, Giacomo Infantino, Simon Roberts, Carolina Sandretto, Dune Varela.
Foto in evidenza: Veduta aerea di Piazza Alberica, Carrara. Ph. Giuseppe D’Aleo
Fonte: CSArt Comunicazione per l’Arte