Dal 28 dicembre all’8 gennaio, al Teatro Strehler, Claudio Bisio – attraverso il repertorio letterario di Francesco Piccolo – intraprende un viaggio agrodolce tra vita pubblica e privata, reale e romanzata.
Partendo dai primi momenti di trascurabile felicità, e arrivando a scelte spesso tragicomiche, racconta una vita come quella di ciascuno di noi, sospesa tra sbagli e intuizioni.
Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci ricorda che, se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro, la strada è costellata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.
Attingendo dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una sequenza di racconti e situazioni che, inesorabilmente, costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo, perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo.
Perché la vita, sembra dirci questo viaggio agrodolce nelle esperienze del protagonista, forse non è esattamente quella che si è vissuta ma quella che si ricorda. E che spesso non la si vive come vorremmo noi ma come vuole lei. In questa tessitura sorprendente si muove Claudio Bisio, accompagnato da due musicisti d’eccezione, per costruire una partitura emozionante, profonda ma anche giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.
*Nella foto in evidenza: La mia vita racconta male – ph Marina Alessi
Fonte: Ufficio stampa Piccolo Teatro di Milano