Tullio Solenghi oltre ad interpretarlo, ne ha curato anche la riduzione e l’adattamento.
Per trascorrere le festività e salutare il nuovo anno all’insegna del buonumore, il Teatro Nazionale di Genova celebra la verve comica dell’indimenticabile Gilberto Govi, presentando al Teatro Ivo Chiesa dal 20 al 31 dicembre I maneggi per maritare una figlia, diretto e interpretato da un’altra icona della comicità ligure e italiana come Tullio Solenghi. Se l’attore genovese veste i panni di Steva, a interpretare sua moglie è Elisabetta Pozzi che, per una volta, abbandona le grandi eroine del teatro classico per dare vita alla mitica Giggia.
Con loro in scena Roberto Alinghieri, Riccardo Livermore, Isabella Maria Loi, Pier Luigi Pasino, Federico Pasquali (sostituito da Stefano Moretti il 27, 28 e 29 dicembre), Stefania Pepe e Laura Repetto.
I maneggi è forse la commedia più amata e celebre del repertorio goviano. Genova, anni ’50, Steva (in italiano Stefano) è un uomo semplice e mite, continuamente vessato dai rimbrotti dell’acida moglie Giggia (in italiano Luigina). I due coniugi, non più giovanissimi, sono impegnati nella scrupolosa ricerca di un “buon partito” per maritare la loro unica figlia Metilde. La sgangherata selezione ha inizio, in un continuo andirivieni di candidati più o meno papabili che genera un crescente vortice di intrighi, malintesi, gag, battibecchi e risate: marito e (soprattutto) moglie sono pronti a fare “carte false” per garantire all’erede e a tutta la famiglia un futuro di agi e ricchezze.
Per entrare nel personaggio Tullio Solenghi si è sottoposto a lunghe sessioni di trucco: il risultato è una trasformazione davvero strabiliante, tanto che ad una certa distanza sembra di rivedere in scena il grande Gilberto. «È una sorta di clonazione – scherza lo stesso Solenghi – penso sia necessario riportarlo sul palcoscenico nel modo più fedele possibile. Per me quella di Govi è una “maschera” senza tempo, paragonabile a quella di Arlecchino, ed è con questo rispetto e con questa dedizione che mi accingo a interpretarlo».
La scena e i costumi dello spettacolo sono realizzati da Davide Livermore che giocando con il bianco e nero omaggia le commedie goviane trasmesse in tv negli anni ’60.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Ivo Chiesa da martedì 20 a sabato 31 dicembre (tranne sabato 24 e domenica 25 dicembre). Giovedì e sabato lo spettacolo inizia alle ore 19.30, gli altri giorni, compreso lunedì 26 dicembre, alle 20.30.
Fonte: Ufficio stampa Teatro Nazionale di Genova – Mattia Scarsi