Chiuderà il 12 dicembre 2022 la mostra personale di Giordano Redaelli “America America”. Packaging art ospitata allo Spazio HUS .
La cultura pop americana, con le sue icone senza tempo che appartengono al nostro immaginario collettivo, è da sempre fonte d’ispirazione per l’arte di Giordano Redaelli, autore noto per un uso originale della tecnica del collage, come strumento per esaltare il valore artistico e comunicativo di alcuni fra i simboli più noti della cultura estetica contemporanea.
La mostra presenta un significativo gruppo di opere frutto della rielaborazione artistica delle confezioni e delle etichette di alcuni fra i più diffusi prodotti di consumo, attraverso la tecnica del collage arricchita da un uso sapiente del linguaggio pittorico.
“È questa la packaging art di Giordano Redaelli – osservano le curatrici Francesca Bianucci e Chiara Cinelli – una forma d’arte in cui il packaging è riletto in chiave estetica con uno sguardo sempre originale, a tratti ironico, in grado di ampliare le possibilità di lettura dell’opera. In questo gioco di scomposizione e reinvenzione di materiali visivi esistenti, i piani figurativi si moltiplicano dando luogo ad associazioni visive inedite e, con esse, a nuove relazioni simboliche. Ispirato dalla pop art americana di Andy Warhol e Roy Lichtenstein,Redaelli dà vitaa opere materiche, dagli accesi cromatismi, in cui l’uso seriale del packaging dialoga con l’unicità di un intervento pittorico solo apparentemente avulso dal contesto, capace in realtà di esaltarne le qualità estetiche e la forza visiva”.
“Ciò che maggiormente cattura la mia attenzione nel packaging di un prodotto è l’elemento colore – osserva Giordano Redaelli -. Spesso questo viene prodotto con inchiostri industriali speciali e supporti metallizzati, capaci di trasmettere l’energia del colore che è esattamente ciò che cerco nei miei lavori. Queste carte e questi materiali speciali mi offrono la possibilità, come artista, di sperimentare infinite possibilità espressive. Studiare il packaging di un prodotto significa creare un’opera grafica destinata a durare solo fino al consumo dello stesso, ma alla sua realizzazione occorre la professionalità e la competenza di diverse figure: responsabili marketing, copywriter, creativi, grafici, illustratori, fotografi, fotolitisti, stampatori… Etichette, confezioni e involucri che contengono o che avvolgono i più svariati prodotti, a volte, sono vere e proprie opere d’arte, destinate ad essere disperse; il mio intento è quello di dare loro una nuova vita, attraverso il recupero del packaging e il suo riutilizzo in chiave artistica”.
Oltre alle opere appartenenti alla packaging art, in mostra si possono ammirare alcuni lavori realizzati dall’artista con la tecnica del collage, utilizzando elementi e materiali differenti dal packaging, come per esempio i francobolli o i fumetti; opere che si inscrivono anch’esse nel filone “americano” della produzione dell’artista, nelle quali convergono la passione di Redaelli per la pittura, coltivata sin dall’infanzia, e la sua esperienza professionale nella grafica e nel visual design.
Giordano Redaelli (Bosisio Parini – Lecco, 1956). Si forma a Milano presso la Scuola Grafica Salesiana e la Scuola Superiore d’Arte del Castello, dove si diploma in grafica pubblicitaria e arti visive. Lavora come impaginatore grafico e successivamente come Art Director della rivista settimanale TV Sorrisi e Canzoni. A Milano fonda lo studio grafico Giordano Redaelli e a Giussano la società di comunicazione Methodus. Dal 1998, l’esperienza acquisita nel settore della grafica e del packaging, getta le fondamenta per un’inedita esplorazione nell’arte contemporanea grazie all’utilizzo delle confezioni di diversi prodotti di consumo. Dal 2009 espone in importanti città in Italia e all’estero.
Spazio HUS si propone come un luogo di incontro e di contaminazione tra esperienze e percorsi artistici differenti, attraverso un ricco programma di esposizioni di designer, artisti, fotografi e artigiani del panorama italiano e internazionale. Spazio HUS, il cui nome nasce dal termine danese “HUS” che significa “casa”, si trova in un luogo suggestivo con interni originali d’epoca che è anche sede di HUS Milano, laboratorio creativo e di ispirazione per architetti, arredatori, designer e artisti in generale.
Fonte: Bianucci Cinelli studio – Comunicazione, Organizzazione eventi, Ufficio stampa