Dal 1° dicembre al 15 gennaio 2023 Lattuada Gallery ospita “Big Bang”, la prima mostra personale di Gabriele Maquignaz a Milano. La mostra, curata da Guido Folco, presidente del Museo MIIT di Torino, vede come evento nodale la performance dell’artista, che si svolgerà durante la serata inaugurale giovedì 1° dicembre alle ore 18.30.
Il progetto espositivo in mostra è volto a sviluppare una visione di insieme del lavoro di Gabriele Maquignaz attraverso il corpus di opere più recente, le Porte dell’Aldilà e i Big Bang, cicli caratterizzati da due linguaggi espressivi differenti ma che si richiamano a vicenda. Partendo da una forte ispirazione, in cui si avverte l’influenza di Fontana, Burri e Richter, l’artista valdostano concepisce l’atto creativo come un gesto di apertura di una porta verso il mondo “al di là”. Per citare Philippe Daverio, «il tempo si forma dopo che si è formato lo spazio, però esiste un tempo necessario per definire il Big Bang, che è l’attimo prima dell’esplosione. Gli artisti sono gli unici ad avere una conoscenza – intuitiva – di cosa è accaduto in quell’attimo […] Nel caso di Gabriele Maquignaz questo è estremamente applicabile: lui, molto probabilmente, è entrato nella terza dimensione».
Il lavoro di Gabriele Maquignaz cerca di superare al contempo la dimensione spaziale e quella temporale, aprendo, nelle sue opere, dei varchi attraverso cui far passare lo spettatore. Ed è questa sacralità del gesto artistico, unita alla spinta concettuale, a rendere così peculiare l’opera di Maquignaz, tesa verso l’infinito come poteva esserlo, in parte, quella di Fontana. Il capitolo successivo alla Porta dell’Aldilà risale fino alla più assoluta profondità del cosmo, all’origine di tutte le cose, il Big Bang. E lo fa grazie ad uno strumento tanto originale quanto contraddittorio sul piano artistico perché associato alla morte: il fucile. Tramite un’arma, infatti, Maquignaz ricrea la vita e la bellezza trasponendo la sua potenza sulla tela, in un oggetto eternato in un’opera d’arte. Lo sparo, da atto violento, nocivo e letale, diviene in Maquignaz il gesto creativo per eccellenza e la tela – perforata, ferita, satura di colore – si trasforma in un passaggio per raggiungere l’eternità dell’universo.
Durante l’inaugurazione, oltre alla performance dell’artista, verrà presentato “Big Bang”, il catalogo di opere inedite dell’artista che rappresenta il naturale sviluppo editoriale de “La Porta dell’Aldilà” edito da Skira nel 2018.
“Gabriele Maquignaz. Big Bang” è l’ultima mostra proposta da Lattuada Gallery, storica galleria milanese inaugurata da Fiorella La Lumia nel 1963 con il nome di Arte Centro. Oggi Lattuada Gallery ha sede a Milano e New York e prosegue l’attività di ricerca storica con particolare attenzione al Futurismo, ma senza mai dimenticare esperienze artistiche contemporanee, come quella del Rigorismo, sotto la guida di Flavio e Leonardo Lattuada.
Gabriele Maquignaz nasce a Aosta nel 1972. Il suo clettismo e la sua poliedricità lo portano a cimentarsi nella pittura, nella scultura, nella tecnica mista, nell’arte concettuale e nel design che si esprime nei suoi gioielli, abiti e complementi di arredo.
Partecipa a diverse mostre sia collettive che monografiche e sulle orme dello Spazialismo fonda una visione innovativa della terza dimensione nell’arte, ossia quella spirituale e ultraterrena che travalica spazio e tempo. Le opere di Gabriele sono acquistate da collezionisti italiani e stranieri.
Hanno scritto di lui numerosi critici d’arte e giornalisti di settore tra cui Philippe Daverio, Maurizia Tazartes, Gabriele Accornero, Vittorio Sgarbi, Salvo Nugnes.
*Foto in evidenza: Gabriele Maquignaz, Big Bang, calibro 28 e sparo su contenitore acrilico, acrilico su tela, 60×80 cm, 2022
Fonte: Ufficio stampa M2F Communication