Licia Lanera, regista e attrice tra le più apprezzate della sua generazione, debutta al Teatro Arena del Sole di Bologna dal 29 novembre all’11 dicembre, con lo spettacolo LOVE ME due pezzi di Antonio Tarantino. Una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, in collaborazione con Compagnia Licia Lanera.
Lo spettacolo nasce dall’incontro dell’artista pugliese con la parola e la poetica di Antonio Tarantino, pittore e drammaturgo tra i più raffinati e originali degli ultimi trent’anni, scomparso nell’aprile del 2020.
Confrontandosi con la scrittura di Tarantino e riconoscendosi nei suoi toni feroci e sarcastici, Lanera, sola in scena, affronta il disincantato immaginario dell’autore, popolato da personaggi sconfitti e feriti, ma disperatamente vivi, che parlano una lingua cruda, priva di retorica, tabù e violenza.
LOVE ME due pezzi di Antonio Tarantino intreccia due opere dell’autore, Medea e il testo inedito La Scena, e racconta di stranieri e di reietti ai margini di una società barbara, mettendo così in luce l’eterna lotta tra miseri e potenti.
Note di Licia Lanera – Nella stazione di Modena, su di una scala che collega il binario al sottopasso, giace privo di sensi, uno straniero: la folla lo calpesta con le sue enormi valigie.
In un locale a Barivecchia uno straniero serve ai tavoli, indossa una maglietta su cui è scritto GUCCI, al collo porta un crocifisso enorme di oro. Entrambe le cose, maglietta e collier, sono falsi.
Su una spiaggia della Puglia una donna fa il bagno col velo sotto gli occhi allibiti dei bagnanti.
Scoppia un temporale improvviso nel centro di Roma e dopo qualche secondo una grande quantità di stranieri è pronta a venderti un ombrello.
Mazzi di rose, ciabatte, pelli colorate, odori acri, occhi imploranti, barbe scure, urla.
I mauriziani fanno i servizi, i cingalesi vendono le rose, gli africani maschi vendono le collanine, le nigeriane fanno le puttane, le donne dell’est sono badanti, le musulmane non lavorano perché i mariti non vogliono, i turchi fanno le pizze e il kebab, i marocchini lavano i vetri e fanno le rapine, i rom rubano e con i soldi si fanno i denti d’oro.
Sono gli stranieri delle nostre città, ognuno incastrato nel ruolo che gli abbiamo assegnato. La loro specie qui, è condannata in perpetuo ad essere straniera.
Chi ha rubato la marmellata?
L’uomo nero.
LOVE ME è uno spettacolo che parla di stranieri, di lavavetri e della barbara Medea, tutti intrappolati in ebeti e feroci luoghi comuni.
Così stupidi da farci morire dal ridere, così feroci da farci vergognare.
LOVE ME è una scritta negli occhi a un angolo di strada.
Licia Lanera (1982) è attrice, drammaturga, regista teatrale e capocomica dal 2006, anno in cui co-fonda a Bari la compagnia teatrale Fibre Parallele, dal 2018 Compagnia Licia Lanera.
Nella sua carriera si contano quindici spettacoli e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali Premio Landieri come miglior attrice italiana giovane (2011), Premio Eleonora Duse, il Premio Virginia Reiter e il Premio Ubu nel 2014 come migliore attrice italiana under 35. Nel 2020 conclude la Trilogia sugli autori russi, Guarda come nevica, con un cast di venti persone tra attori e maestranze. La prima interpretazione cinematografica è in Spaccapietre, film in concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 77. Nel 2020 viene coinvolta nel progetto Zona Rossa: con altri cinque artisti vive al Teatro Bellini di Napoli senza poter uscire per più di due mesi, realizzando lo spettacolo SETTANTASEI di cui è coautrice. Nel 2021 riprende lo studio su Antonio Tarantino e sceglie due testi brevi, unendoli sotto un unico titolo, LOVE ME due pezzi di Antonio Tarantino, una produzione ERT / Teatro Nazionale (2022) in collaborazione con Compagnia Licia Lanera.
Antonio Tarantino (1938 – 2020) è stato drammaturgo, attore e pittore. Dopo il felice esordio nel mondo dell’arte, si è dedicato alla scrittura di testi teatrali, il cui valore è stato riconosciuto dal critico Franco Quadri, che negli anni ha pubblicato gran parte delle sue opere per Ubulibri. Tarantino è stato vincitore di diversi riconoscimenti, tra i quali il premio Riccione Teatro per Stabat Mater (1993) e il Premio Ubu per Materiali per una tragedia tedesca (2000). I suoi testi sono stati messi in scena da importanti artisti e registi, come Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, Valter Malosti, Daniele Salvo, Antonio Calenda, Cristina Pezzoli, Marco Isidori, Andrée Ruth Shammah. Nel 2008 Passione secondo Giovanni è tradotto in francese e prodotto dal Théâtre Vidy di Losanna per la regia di Jean-Yves Ruf. Lo stesso testo viene allestito anche dal Théâtre de la Colline di Parigi. Nel 2013 riceve dal Teatro lirico sperimentale di Spoleto la commissione di un libretto per una breve opera lirica e scrive Doglie (Non è che un piccolo problema). Nel 2017 la sua ultima opera, Giuseppe Verdi a Napoli, debutta a Roma al Teatro Vascello con la regia di Sandra De Falco. Nel 2019 è stato protagonista del documentario Noi, Antonio, scritto e diretto da Paolo Perlotti e interpretato da Valter Malosti, Maria Paiato, Marco Martinelli e Giuseppe Marini.
*Foto in evidenza: Licia Lanera, LOVE ME, due pezzi di Antonio Tarantino (foto di Enrico Fedrigoli)
Fonte: Ufficio stampa Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale