La popolazione mondiale cresce a dismisura, ma il mondo è occupato a fare altro e non fa seriamente e prioritariamente i conti con i cambiamenti climatici.
Se 8 miliardi vi sembrano pochi… è la cifra record raggiunta lo scorso 15 novembre 2022 dalla popolazione mondiale in pochissimi anni se pensate che nel 1800 sulla terra vi era 1 miliardo di persone e che dal 1974 (4 miliardi) la popolazione è raddoppiata (8 miliardi), in poco meno di 50 anni…
Ci sono molte considerazioni da fare, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione della popolazione mondiale e sulla tendenza.
Di come l’Asia (Cina più India) detenga il primato (4,805 miliardi) e di come l’Africa stia crescendo in modo esponenziale. In particolare da segnalare la popolazione della Nigeria che ogni 28 anni raddoppia, oggi ha già 218 milioni di abitanti. E che in molti stati africani, come il Kenya non piove da tre anni.
Le conseguenze sono la desertificazione, la scomparsa degli animali e fra poco anche degli esseri umani che emigrano dove poter vivere.
Problemi che ci riguardano da vicino.
Intanto la Cop 27 che dovrebbe occuparsi di questi squilibri è distolta dalla guerra…
C’è di che riflettere per affrontare una situazione che riguarda milioni di persone e invece noi, Italia e Francia, stiamo a litigare per far sbarcare/impedire di scendere dalle navi a 200 migranti, caricando il problema universale di valenza ideologica e propagandistica.
Non si tratta di essere buonisti o di mostrare la faccia feroce o di essere lasciati soli o di invocare l’Europa.
E’ tutto vero, ma è necessario sollevare lo sguardo e affrontare le sfide che sono sotto i nostri occhi pensando a come salvarci tutti come umanità, senza facili lasciapassare o erigendo muri o minacciando blocchi navali.