L’Associazione dello Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà organizza per il 6 novembre prossimo alle ore 14,30 presso il Castello Mediceo in piazza della Vittoria a Melegnano la celebrazione del 47° anniversario della Marcia Verde. Non è nuovo quanto ad iniziative culturali sul territorio che mirano all’integrazione ma anche a tenere salda la comunità marocchina di Melegnano e oltre. In particolare si ricorda la Festa del Ramadan con la consumazione di cibi rigorosamente della tradizione, gli spettacoli teatrali con Compagnie che giungono direttamente dal Marocco e che rappresentano farse giocose che affrontano con ironia le situazioni del lavoro, quelle sentimentali, ecc.
Non mancano i gesti di solidarietà nei confronti dei parenti dei defunti con iniziative volte ad assicurare l’ultimo viaggio del defunto in terra patria. Rivendicando allo stesso tempo la tutela sul lavoro e una serie di servizi particolari: l’esercizio di culto per es., una nuova concezione dei cimiteri per accogliere le tombe secondo la concezione islamica, ecc. La Marcia Verde ricorda sulla scia della Marcia del Sale di Gandhiana memoria, pacifica ma risoluta, il camminamento per raggiungere attraverso la protesta pacifica l’indipendenza e l’integrità territoriale. Ricordare e celebrare il 47° anniversario fuori dal Marocco assume il significato di porre l’accento sulle questioni territoriali irrisolte e quindi “occasione per il dibattito e la difesa della Questione Nazionale con i membri della comunità marocchina e la condivisione con gli italiani e le comunità straniere”, chiarisce Yahya El Matouat, l’inflessibile organizzatore che gestisce anche un patronato per avviare a soluzione le pratiche dei connazionali che hanno bisogno di essere definite. Molte sono le personalità invitate all’evento oltre al Console Generale del Regno del Marocco a Milano e il Sindaco del Comune di Melegnano poi a seguire: il Generale Regionale delle Forze Armate Italiane, Lombardia; il Presidente dell’Associazione Caramella Bella; il Presidente dell’Osservatorio marocchino per la rinuncia al terrorismo e all’estremismo; il Direttore del quotidiano Al-Watan Alane e Anfas; le associazioni della società civile; membri dei media e della stampa e infine i rappresentanti di alcune comunità straniere. E naturalmente cittadini marocchini e italiani per proseguire nello spirito di collaborazione il processo di integrazione.
*Nella foto in evidenza: Yahya inteviene alla festa del Ramadan