Alla fine dello scorso agosto lo spettacolo di luci che hanno disegnato il profilo delle mura del Castello hanno fatto da contorno a storie e canzoni del passato, le cui note e parole sono in realtà attuali e proiettate nel futuro.
Contenere la musica in uno scrigno, può sembrare retorica un po’ datata alla quale non si è più abituati, ma le emozioni che proviamo hanno il diritto di resistere nel tempo, lontani da mode passeggere e fugaci. Apriamo questo prezioso contenitore, godendo dello spettacolo di luci che hanno disegnato il profilo delle mura del Castello Sforzesco di Milano.
L’occasione ci è stata data dalla manifestazione “Estate al Castello Sforzesco – Milano è Viva 2022” che ha ospitato il concerto omaggio a Franco Battiato: PERDUTO AMOR, dedicato alla parte della discografia di questo artista che appartiene agli anni di travolgente successo che ebbero come preludio “L’era del cinghiale Bianco”, il primo album co-arrangiato e co-prodotto con Alberto Radius, presente alla serata, con le Custodie Cautelari, sul palcoscenico milanese.
Sono aneddoti e brani, condivisi con Ettore Diliberto e gli altri musicisti e cantanti, Francesca De Bonis, Roberta Di Lorenzo, Andrea Belfiori, Roberto Izzo, Michele Camillò, Samuele Perduca, Nicolas Megna, Salvatore Bazzarelli e Victor Fiorilli.
Non banalmente canzoni ma storie dalle quali siamo investiti nel loro insieme di note e parole, fuse all’interno di brani che ci mandano a ritroso in un viaggio temporale a mete che solo l’apparenza fa sembrare lontane, mentre la realtà le mantiene più che mai attuali e decisamente proiettate al futuro.
Testo di Luciano Passoni (ph Rosanna Galli)