Che aspetto ha l’infinito? Difficile dirlo in maniera univoca. Tuttavia, prova a darne una chiave di lettura la siciliana galleria SACCA nella mostra “Frazioni di Infinito” attraverso gli 11 artisti chiamati ad esporre dal 3 agosto a Pozzallo.
Sicuramente la Natura, in quanto manifestazione dell’Assoluto, ha un ruolo e un legame profondo con l’Infinito. E fra le entità naturali, il cielo e il mare sono due elementi cardine con cui gli artisti in mostra intrattengono un legame viscerale dettato dal proprio vissuto e dalla condizione stessa di “isolano”. Agli artisti sono stati chiesti uno o più lavori in cui venga palesato questo legame. In mostra verranno presentate opere di: Giuseppe Colombo, Giuseppe Costa, Giorgio Distefano, Marilina Marchica, Ettore Pinelli, Salvo Rivolo, Alessia Scarso, Federico Severino, Giuseppe Vassallo, Giovanni Viola e Vlady (Art).
Gli artisti presentano alcuni lavori che, partendo dalla contemplazione del cielo e del mare, forniscono una visione (parziale) e un’interpretazione (personale) dell’infinito. Termine che racchiude diverse connotazioni, inteso sia come qualcosa che non ha limiti o comunque talmente grande da non riuscire a percepirne la fine. Esso ha a che fare non solo con il concetto di spazio, ma anche di tempo. Difatti, accostandolo alla parola frazione, si è voluto trasmettere e rafforzare il concetto dell’hic et nunc, del “qui e ora”, cioè di una visione legata alla percezione dello spazio e del tempo. Ciò che vediamo è necessariamente una parte di un tutto al quale ci sentiamo profondamente legati, una porzione di spazio (e di tempo, talvolta un solo istante) da cui siamo irrefrenabilmente attratti.
*Nella foto in evidenza: Alessia Scarso, Maganuco – Startrails con nuvole, stampa fine art giclèe su carta Hahnemuhle Museum Etching, cm 40×60, 2019
Fonte: Ufficio stampa SACCA di Giovanni Scucces