Pagine di storia e storie di vita, teatro e paesaggio, narrazione e giornalismo, natura e territorio: tutto questo e molto altro nella seconda edizione di TRA CIELO E MARE- Lo spettacolo dell’entroterra progetto ideato e realizzato da Teatro Ipotesi con il fondamentale sostegno della Fondazione Agostino De Mari, sempre attenta nel supportare progetti di valore artistico, culturale e di utilità sociale, che tra fine luglio e inizio settembre prevede quattro eventi nell’entroterra savonese: 31 luglio Altare, 3 agosto Toirano, 3 settembre Arnasco, 4 settembre Calizzano.
La Liguria, regione più “saggia” d’Italia, è un forziere traboccante di storie anche lontane dal suo mitico mare. Vicende incredibili e memorie secolari sono arrampicate “sulle spalle” di una terra dove cielo e mare sembrano potersi mescolare ogni momento. Fatti e tradizioni che continuano a parlarci di noi, della nostra appartenenza ad una sola comunità, quella degli esseri umani e che uniscono, attraverso un filo conduttore, Paesaggio, Cultura e Turismo, come dimostra il successo della prima edizione della Rassegna, svoltasi nell’estate non facile dello scorso anno.
La parola chiave di questa seconda edizione è sinergia. Il Teatro Ipotesi è fisiologicamente ed ontologicamente impegnato ad ascoltare la Natura e, proprio da essa, ci arriva un esempio perfetto di sinergia: le piante in un bosco si dispongono in modo da non arrecarsi danno e ci mostrano come crescere senza calpestare gli altri e dando vita ad un ecosistema.
Il progetto TRA CIELO E MARE si fonda su questi valori, sul lavoro sinergico di coloro che lo curano, ognuno con le proprie competenze, così come sulla fusione armonica fra le leggi naturali, le peculiarità del territorio e l’agire dell’uomo.
Valori condivisi dalla Fondazione De Mari, attraverso le parole del Presidente Luciano Pasquale: «Il tema delle Terre Alte è da tempo prioritario nella nostra programmazione, non solo per quanto concerne l’attività culturale. Eventi di importanza nazionale come questi accendono i riflettori sulle storie dell’entroterra e danno la grande opportunità di visitarli e riscoprirli. Ringraziamo quindi il Teatro Ipotesi per aver costruito un progetto di grande qualità, che già nella sua prima edizione ha riempito le piazze dei nostri borghi interni».
Se la parola chiave è nuova, più collaudata è la formula del Progetto che si articola in quattro tappe, ognuna delle quali dedicata a borghi unici e custodi di eccellenze che questa estate sono Altare, Toirano, Arnasco e Calizzano. Ogni evento è a ingresso libero e si svolge in questo modo: la prima parte vede protagonista l’attore e regista Pino Petruzzelli che presenta al pubblico uno dei suoi più recenti ed apprezzati spettacoli Vita nei boschi, riscrittura in chiave contemporanea del bellissimo libro di Henry David Thoreau. Uno spettacolo con cui l’artista porta avanti il tema della salvaguardia dell’ambiente con l’obiettivo di tornare a occuparci dell’entroterra, dialogando con chi lo abita e cogliendo l’importanza vitale di un mondo che troppo spesso viene trascurato.
Al termine della rappresentazione, entra in scena un nome di rilievo del giornalismo nazionale o ligure per raccontare la storia, il paesaggio, il patrimonio artistico e le curiosità del borgo ospitante. In ognuna delle quattro serate il momento della narrazione e quello teatrale agiscono sinergicamente e vengono arricchiti dalla contaminazione con i colori, i profumi e il carattere del territorio circostante, intrecciando conoscenza e sensibilità, apprendimento e suggestioni.
Con il primo evento, fissato per domenica 31 luglio alle 21 nel Giardino del Museo del Vetro, a chiusura dell’Altare Glass Fest, si omaggia Altare, borgo di origine medioevale, noto per la soffiatura e lavorazione del vetro, eccellente artigianato che continua a vivere grazie ai laboratori locali e all’importante presenza del Museo stesso.
Ad aprire la serata è l’arte attoriale di Pino Petruzzelli che con lo spettacolo Vita nei boschi, prodotto da Teatro de gli Incamminati, lancia un appello forte e allo stesso tempo poetico, in favore dell’Appennino ligure, rivendicando la sacralità della natura e della vita: trascorrere quattro stagioni nei boschi non significa scappare bensì mettersi in contatto con la nostra parte più verace e capire che il futuro è un potenziale del presente, fatto di sinergia fra natura e ingegno umano.
A seguire, a prendersi la scena è Massimo Calandri, scrittore e celebre firma de La Repubblica e L’Espresso con una narrazione ad hoc su Altare che parte dal Museo dell’Arte Vetraria, sito nella bellissima palazzina in stile liberty di Villa Rosa, passa per il centro storico e per la Chiesa di Sant’Eugenio con i suoi due campanili, per giungere fino alla casa del poeta Aldo Capasso.
Dopo la serata di apertura le date successive saranno: mercoledì 3 agosto a Toirano (ore 21), sabato 3 settembre ad Arnasco(ore 18) e domenica 4 settembre a Calizzano (ore 18).
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e si svolgono in ottemperanza alle disposizioni di legge in atto, in totale sicurezza.
*Nella foto in evidenza: ALTARE MUSEO DEL VETRO
Fonte: Ufficio stampa Pietro Sceriffo