Si tratta di un progetto artistico e culturale nato dal desiderio e dal bisogno della società civile di accendere i riflettori sulla violenza di genere, in particolare quella a danno delle donne.
Il 1° luglio, presso i Magazzini del Sale-Sale Docks, alle Zattere di Venezia, inaugurerà la mostra Il vuoto, un progetto artistico e culturale nato dal desiderio e dal bisogno della società civile di accendere i riflettori sulla violenza di genere, in particolare quella a danno delle donne, che ogni anno muoiono in numero drammaticamente alto in Italia o sopravvivono portando dentro di loro un silenzio disarmante, e dei bambini, vittime dirette, indirette oppure orfani di femminicidio.
Il titolo fa riferimento a quella condizione in cui le vittime precipitano o in cui vengono gettate dai diversi attori coinvolti, responsabili o indifferenti, consapevoli o inconsapevoli. Al tempo stesso, il titolo invoca nuove interpretazioni, a partire dal dialogo e dalla presa di coscienza, la mostra traccia infatti le linee per poter cambiare il punto di vista e disegnare il vuoto in forma di libertà e di nuovi inizi possibili.
Quante forme può assumere il vuoto, è una domanda a cui forse neanche chi ci è precipitato all’interno saprebbe trovare risposta: psicologico, fisico, emotivo, sociale, istituzionale, politico, sono solo alcuni degli aspetti che possono essere individuati. Intento della mostra sarà offrire un’alternativa per ognuna delle molteplici accezioni negative, ricordando ad ogni vittima e ad ogni visitatore che il vuoto è anche, sempre, un luogo da riempire, uno spazio libero in cui ricostruire, un’opportunità per riscrivere, uno stato di attesa davanti ad un numero infinito di scelte.
La mostra sarà ospitata dai Magazzini del Sale, che per l’occasione accoglieranno le opere di artisti impegnati a dare forma e sostanza a questo punto zero, a renderlo un luogo reale, sicuro e vivibile attraverso un approccio alla solidarietà militante. Per la storia vissuta, i Magazzini del Sale sono risultati sin da subito non solo il luogo giusto in cui allestire la mostra Il vuoto ma anche l’ambiente fertile in cui ritrovarsi per ideare e progettare azioni costruttive e concrete a supporto delle vittime e degli operatori impegnati su questo fronte.
La mostra allestita al loro interno sarà divisa in due sezioni: la prima, che fungerà da introduzione, raccoglierà le opere d’arte date in prestito per soli fini espositivi, selezionate per affrontare con fermezza e sensibilità le tematiche protagoniste del progetto; la seconda, invece, corpo principale dell’esposizione, raccoglierà le opere donate dagli artisti con l’intento di offrire visioni di nuovi futuri possibili, nuovi punti di vista, incipit di viaggi verso nuovi orizzonti. I lavori donati daranno vita a una raccolta fondi destinata a sostenere le attività della sede veneziana della Cooperativa Iside, impegnata da anni nel supporto delle donne vittime di violenza, e dei loro bambini, e nel loro reinserimento in società.
L’invito è alle associazioni democratiche, alla cittadinanza attiva e alle moltissime persone che semplicemente “hanno il cuore che batte dalla parte giusta” attraverso una proposta politica, artistica e culturale in una location straordinariamente affascinante, Sale Docks, che si inserisce nel complesso degli antichi Magazzini del sale della Serenissima, ubicata in una posizione strategica: la bellissima Fondamenta delle Zattere. Proprio in quell’area del Sestiere di Dorsoduro, tutto a pochi minuti a piedi, ci sono le Gallerie dell’Accademia, l’Accademia di Belle Arti, Pinault Collection – Punta della Dogana, Peggy Guggenheim Collection, CFZ – Ca’ Foscari Zattere / Cultural Flow Zone, la Fondazione Vedova, diversi Padiglioni nazionali e eventi collaterali di Biennale Arti Visive e molte sedi di Mostre e importanti Gallerie d’arte.
Gli artisti in mostra:
Jannis Kounellis, Carla Accardi, Antoni Muntadas-Galleria Michela Rizzo, Alessandro Valeri, J&PEG, Veronica Botticelli, Antonio Durante, Evita Andujar, Gianfranco Basso, Eleonora Valeri, Francesco Patriarca, Filippo Tommasoli, Eliseo Sonnino Di Laudadio, Fabrizio Cirfiera, Roberta Mandoliti, Stefano Grespi, Ottavio Celestino, Anna Aldighieri, Giovanni Allegri, Paola Volpato, Carlo Martini, Barbara DeVivi.
*Nella foto in evidenza: Alessandro Valeri, S.T., 2015, acrilico e stampa, sul retro di tela tedesca, cm 110×110
Fonte: FG Comunicazione – Venezia