Accanto ai grandi concerti, anche talk, cinema all’aperto, e la mostra esclusiva JEFF BUCKLEY: ETERNAL LIFE con le fotografie di MERRI CYR a 25 anni dalla scomparsa del leggendario cantante americano. Ospiti speciali: Joan As Police Woman, Diodato, Carlo Massarini e Luca De Gennaro, ed altri ancora.
Come il sole che sorge dall’Adriatico per tramontare nello Ionio, sorvolando porti e cattedrali, trulli e masserie, c’è un festival che si espande per la Puglia e genera energia attraverso suoni, parole, idee e immagini.
Alla costante ricerca del bello e in un’inesauribile scoperta del nuovo, torna anche quest’anno il Locus Festival, uno dei simboli per eccellenza dell’estate pugliese e una delle colonne portanti della stagione musicale italiana.
Alla sua XVIII edizione, per il Locus il 2022 non è solo l’anno che segna il compimento della maggiore età ma rappresenta anche un ritorno alla piazza, a una dimensione comune e pieno regime degli spazi, a una vitalità senza barriere, in piedi e, auspicabilmente, senza mascherine.
Ma non basta: per questa edizione, dal 18 giugno fino al 4 settembre, il “sole” del Locus espande ulteriormente i propri raggi e accoglie nuovi luoghi e nuove storie, in un sorprendente e inedito viaggio fra le bellezze della Puglia.
Dalla Valle d’Itria in espansione. A partire dalla sua sede storica Locorotondo – con la sua pianta circolare che ha ispirato la brand identity del festival e con il suo “lungomare senza mare” che si affaccia sulla Valle d’Itria – il Locus andrà alla scoperta della Murgia a Minervino Murge e si muoverà lungo la costa dei trulli e il litorale barese, in un percorso a pelo d’acqua che lambirà la splendida cattedrale sul mare di Trani, il porto di Bari con il suo antico faro borbonico, il suggestivo castello angioino di Mola di Bari e gli splendidi scavi archeologici di Egnazia, antica gloria messapica e romana di Puglia oggi ricompresa nel territorio marittimo di Fasano.
Come sempre, l’eterogeneità artistica è la cifra che guida la programmazione musicale del Locus Festival: un percorso senza confini e senza limiti, dove il pop si mescola con la black music, l’elettronica, il rap, il cantautorato e tanti altri suoni dall’Italia e dal mondo.
Gli ospiti internazionali sono sempre stati uno dei fiori all’occhiello della storica rassegna e anche quest’anno il Locus Festival non si smentisce, a partire dai suoi primi tre appuntamenti: gli Alt-J, una delle band più innovative degli anni Dieci, al Porto di Bari sabato 18 giugno; il fascino ammaliante e travolgente del cantautore scozzese di origini italiane Paolo Nutini sabato 23 luglio nella suggestiva piazza antistante la cattedrale romanica di Trani; infine il graditissimo ritorno degli alfieri norvegesi del New Acoustic Movement Kings of Convenience, sabato 30 luglio all’interno della mozzafiato Tenuta Tormaresca di Minervino Murge (BT), official partner del festival.
Locus Festival significa anche il meglio delle scene artistiche italiane: al Parco archeologico di Egnazia a Fasano (BR) ce ne sarà testimonianza con il cantautorato ironico e profondo di Brunori SAS sabato 6 agosto e con le rime argute del molfettese Caparezza a fare gli onori di casa domenica 7 agosto.
Dal 9 agosto il Locus Festival torna nella sua storica base, Locorotondo, con il concerto gratuito in Piazza Aldo Moro della songwriter statunitense Joan as Police Woman, il cui talento cristallino risuonerà in uno straordinario set in solo. Dal 10 al 15 agosto, invece, la rassegna cala gli assi con 5 concerti consecutivi in quella che ormai è una delle venue più amate del festival: Masseria Ferragnano.
Fra gli altri ospiti internazionali del Locus Festival ritroveremo finalmente la super band dei Sons of Kemet, costretta lo scorso anno ad annullare il proprio tour italiano e la tappa pugliese. Il loro “jazz al futuro” sarà al Locus il 10 agosto insieme all’estro caleidoscopico e al pop astrale del milanese Venerus e allo UK Jazz dell’italianissima polistrumentista Maria Chiara Argirò.
L’11 agosto torna al Locus Mannarino con i suoi ritmi forsennati imbevuti di folk e le sue vibrazioni a contatto con le periferie del mondo; in apertura la dj e producer di origini cubane Cami Layè Okùn. Il giorno successivo (12 agosto) sarà festa di liberazione a 360° con Cosmo e la sua sfrenata rivoluzione del mondo del pop e della club culture. Insieme all’artista piemontese si esibiranno anche il producer goriziano Bawrut (attivo anche con Liberato) e il nuovo talento di 42 Records Whitemary. All’interno di un festival sempre più gender-balanced, il 13 agosto sarà un appuntamento completamente al femminile: salirà in cattedra la cantantessa per eccellenza Carmen Consoli, accompagnata dalla freschezza delle Los Bitchos, band psych-pop di stanza a Londra ma di provenienza internazionale, e dalla cantautrice da esportazione Marta Del Grandi. Il 14 agosto tornano al Locus anche i Nu Genea, che portano in Puglia il nuovo album “Bar Mediterraneo” e il proprio viaggio lungo le rotte che collegano le musica da ballo di ogni latitudine. Con l’operazione “Nu Genea Invite”, infatti, Napoli incontra il mondo e il duo napoletano sarà affiancato da due nomi scelti appositamente per la line-up del festival pugliese: gli Azymuth con il loro “crazy samba” dal Brasile degli anni ’70 e le oscillazioni fra Brooklyn e Bogotà del producer Quantic. A Ferragosto, infine, l’ultimo appuntamento a Masseria Ferragnano vedrà come protagonista il matematico dell’elettronica Caribou e le sue esplorazioni sonore attraverso i mille modi di intendere la musica elettronica. Per affiancarlo, il Locus Festival ha scelto di dare spazio anche a chi sta rivoluzionando la figura del producer in Italia, dai mondi onirici e multisfaccettati del produttore di grido del rap italiano MACE alla rilettura elettronica del concetto di “incompiuto” ad opera del calabrese Indian Wells.
Per gli ultimi due headliner italiani del festival, il Locus lascia alle spalle la Valle d’Itria e si sposta lungo il litorale barese. Nell’arena del magnifico Castello Angioino di Mola di Bari, sabato 20 agosto esploderà lo show variopinto de La Rappresentante di Lista, autentica rivelazione delle ultime due edizioni del Festival di Sanremo. Domenica 21 agosto, infine, a Mola arriverà il rapper e cantautore torinese Willie Peyote, Premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo dello scorso anno, fresco di pubblicazione del suo sesto album “Pornostalgia”. In apertura Serena Brancale, una delle artiste pugliesi più talentuose in circolazione, con il suo progetto cantautorale intriso di nu soul, jazz ed elettronica.
Ad arricchire il fitto programma di questa XVIII edizione c’è anche la mostra “Jeff Buckley Eternal Life”, personale della fotografa Merri Cyr che ha raccontato attraverso i suoi scatti la vita del leggendario Jeff Buckley, dagli esordi fino alla tragica scomparsa di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario. La mostra sarà visitabile dal 31 luglio al 4 settembre a Locorotondo nel Museo Perle di Memoria e sulla scalinata di via San Michele Arcangelo.
Realizzata grazie al contributo della BCC Locorotondo in qualità di official partner, l’esposizione sarà accompagnata da incontri con ospiti come la stessa autrice Merri Cyr e il curatore Guido Harari, i giornalisti Carlo Massarini e Luca De Gennaro, e gli artisti Diodato e Joan As Police Woman, la quale sarà protagonista dello speciale live gratuito in set solista in piazza Aldo Moro a Locorotondo.
I talk – gratuiti con posti a sedere – e il live della straordinaria artista americana segneranno l’atteso ritorno del Locus in piazza Aldo Moro, una delle venue storiche del festival e cuore pulsante del borgo della Valle d’Itria. La piazza ospiterà anche Locus Focus & Movies, un programma di talk e proiezioni cinematografiche all’aperto, che si svolgerà tra il 10 e il 13 agosto a partire dal tardo pomeriggio. Quest’anno saranno proiettati due importanti film: “Ennio”, il delizioso documentario di Tornatore sul Maestro Ennio Morricone, ed il biopic “Gli Stati Uniti contro Billie Holiday” di Lee Daniels, che racconta la vera storia della leggendaria cantante afroamericana.
Accanto agli eventi sui palchi principali, ci saranno anche una serie di eventi ExtraLocus ad allargare ulteriormente gli orizzonti della rassegna. In diverse location da nord a sud lungo la costa adriatica pugliese: fra Trani, Fasano e Ostuni sono previsti il dj set del collettivo di riscoperta musicale partenopea Napoli Segreta (29 luglio a “Il vecchio e il mare” di Trani) e i live degli olandesi volanti The Mauskovic Dance Band (4 agosto al Lido Lullabay Ostuni), dell’arpista rivoluzionaria Kety Fusco (1 settembre al Porto di Torre Canne, Fasano) e della rivelazione polacca della modern classical Hania Rani (3 settembre al Porto di Savelletri, Fasano). L’ingresso per gli eventi Extralocus è gratuito.
L’edizione 2022 del Locus Festival – la più ricca di sempre! – vuole rappresentare un segnale di graduale ritorno alla normalità e ripresa per tutto il mondo dell’intrattenimento, una luce in fondo al tunnel dopo la (semi) oscurità degli ultimi due anni in cui, nonostante tutto, il Locus non ha mai fatto mancare il proprio apporto culturale ed emozionale al territorio pugliese e italiano.
Storia del Locus
Sin dalle sue prime edizioni, devote alle sonorità jazz e alle nuove frontiere della black music, il Locus Festival nato e cresciuto a Locorotondo (BA) si è subito imposto come un festival dal respiro internazionale, in cui mettono radici i suoni che definiscono gli orizzonti musicali del futuro. Al Locus si sono esibiti grandi artisti come David Byrne, Franco Battiato, Ben Harper, Kings of Convenience, Lauryn Hill, George Clinton; proprio a Locorotondo un gigante del jazz e padrino del rap come Gil Scott-Heron tenne uno dei suoi ultimi concerti italiani; qui sono arrivati in rampa di lancio alcuni dei producer che hanno delineato l’elettronica dei nostri tempi, da Floating Points a Bonobo passando per Nils Frahm. Il Locus è un festival che crea legami, come potrebbe raccontare il plurivincitore di Grammy Awards Robert Glasper – che a Locorotondo si è esibito addirittura in tre edizioni diverse – e come testimonia ogni anno chi anche dall’estero raggiunge la Puglia alla ricerca di un’oasi felice di musica e benessere.
È proprio quello col territorio pugliese il legame più forte costruito dal Locus Festival, in una storia d’amore che dura sin dal 2005. Se Locorotondo, meraviglioso borgo di forma circolare che domina la Valle d’Itria, ha rappresentato la prima casa della rassegna, da alcuni anni la formula del Locus ha abbracciato nuove aree del territorio pugliese, guardando al mare ma anche a entroterra diversi. Non più solo Valle d’Itria, ma anche Murgia, costa, grandi città come Bari e perle da far scoprire a turisti e locali.
*Nella foto in evidenza: Mace (Credits Maria Sang)
Fonte: Ufficio Stampa GDG PRESS