Con un ciclo di opere di nuova realizzazione, la mostra personale False Memorie, ospitata presso le sale del Museo Casa Frabboni di San Pietro in Casale, rappresenta un importante momento di approfondimento sull’attuale pratica artistica di Nunzio Paci.
Paci, confrontandosi con il fondamentale contributo scientifico dell’anatomista Luigi Calori (San Pietro in Casale, 1807 – Bologna, 1896), prosegue la sua analisi del corpo e della sua struttura anatomica, esplorando la correlazione tra la componente umana e il contesto naturale che la circonda.
False Memorie fornisce una prospettiva allargata sulla ricerca “anatomica” dell’artista, riunendo, in un’unica sede, dipinti, disegni e opere radiografiche, e costituisce il primo di tre atti espositivi che vedranno le opere di Nunzio Paci partecipare ad una mostra diffusa, in altrettante sedi della città metropolitana di Bologna, dedicata alla figura di Luigi Calori.
Il titolo fa riferimento, da un lato, ai testi di Calori, che, nell’introduzione a quella che lui definiva «un’operetta anatomica la quale spiega per immagini la fabbrica del corpo umano», destinava il volume a giovani medici che necessitavano di “ripassare” gli studi di anatomia, per i quali la sua opera sarebbe stata «come un ricordo, una semplice occhiata vi dieno basterà a rinnovare con tutta esattezza nella loro mente quanto erasi dileguato ed a ravvivare e chiarire quanto la memoria debolmente, o vagamente rappresentavasi».
Inoltre, in psicologia, con falso ricordo o falsa memoria, appunto, si intende una rievocazione distorta di un ricordo preesistente o addirittura di un evento mai accaduto realmente. Il falso ricordo così formatosi è vivido e autentico, similmente ai normali ricordi, e sarà vissuto dal soggetto come veritiero. Mentre Calori, dunque, si prefiggeva «di dare un quadro della scienza più completo che sia possibile», l’intento dell’artista è quello di fornire una versione “distorta” del dato scientifico, creando un immaginario in cui la rappresentazione anatomica del corpo andrà a sovrapporsi con la sua “falsa” narrazione visiva, lasciando quindi nell’osservatore il dubbio che questi soggetti siano realmente esistiti.
All’evento, realizzato nell’ambito della residenza artistica di Paci all’interno degli spazi del Museo Casa Frabboni, si affiancherà un public program che, attraverso momenti di studio visit, incontri e laboratori, metterà in contatto l’attività dell’artista con la cittadinanza e le scuole del territorio.
L’iniziativa aderisce al cartellone di Art City Bologna 2022 in occasione di Arte Fiera e si inserisce in una più ampia collaborazione che Nunzio Paci ha da tempo avviato con il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna e, più recentemente, con il Comune di San Pietro in Casale e l’Unione Reno Galliera.
Nunzio Paci (Bentivoglio, 1977) si esprime principalmente attraverso la pittura e il disegno.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso gallerie private e spazi istituzionali tra cui, tra le partecipazioni più recenti, Haven Gallery, Last Rites Gallery e Shirley Fiterman Center (New York), Corey Helford Gallery (Los Angeles), Modern Eden Gallery (San Francisco), Galleri Christoffer Egelund (Copenaghen), Galerie Stephanie (Manila) e Beinart Gallery (Melbourne); tra le sedi italiane, il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara, il Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo di Bologna, il Museo MacS di Catania e il Museo Civico di Bassano del Grappa.
Il suo lavoro è stato pubblicato su riviste d’arte internazionali quali Hi-Fructose, Juxtapoz e Beautiful Bizarre e nel volume “Anatomy Rocks: Flesh and Bones in Contemporary Art”, edito da Cernunnos.
Negli ultimi anni, ha preso parte a diversi programmi di residenze artistiche. Tra le più significative, quelle al Nordisk Kunstnarsenter Dalsåsen (Norvegia, 2016) interamente finanziata dal Governo Norvegese e alla Lingnan University (Hong Kong, 2019), presso la quale ha tenuto un corso semestrale di tecniche tradizionali e un talk dal titolo “Art and Anatomy in Western Culture“.
*Nella foto in evidenza: Nunzio Paci – Stenosi cranio floreale
Fonte: Comunicato stampa di Monica Zaghi – curatrice indipendente