“9 sculture per una grande Anima” è il titolo della mostra dell’artista bergamasco Ugo Riva, uno dei maggiori esponenti della scultura figurativa contemporanea in Italia.
L’esposizione è organizzata dall’Associazione Grande Anima ed è accolta negli spazi espositivi della Casa Museo Osvaldo Licini messi a disposizione dal Comune di Monte Vidon Corrado. La mostra gode anche del patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Fermo e del Centro Studi Osvaldo Licini.
L’Associazione è nata nel 2019 in memoria di Rosy Medri – medico omeopata, dotata di grande sensibilità e rigore professionale – e si propone di affrontare tematiche che riguardano l’esperienza esistenziale di tutti come la resilienza e l’elaborazione del lutto. L’arte ha avuto nei secoli una funzione consolatrice, catartica: attraverso il suo linguaggio simbolico riesce ad addentrarsi nel mistero della condizione umana e a sondare dimensioni interiori che la logica non riesce a penetrare.
L’Associazione trae il nome dal titolo di una scultura di Ugo Riva, Grande Anima. È una maestosa, evanescente creatura alata, che ha la forza archetipica, la grazia e il dinamismo di un’antica Nike. Valerio Palmieri – presidente dell’Associazione – racconta che sua moglie Rosy era rimasta rapita da questa scultura bronzea e che lui aveva deciso di fargliene dono, ma purtroppo non ha fatto in tempo a ritirarla per l’insorgere fulmineo della malattia. Ora Grande Anima si erge magnifica nel giardino della loro casa, è diventata come una sorta di alter ego di Rosy, ricorda, su grande scala, i Lares familiares che i romani custodivano a protezione delle loro domus.
La sensibilità di Ugo Riva è rimasta profondamente turbata da questa vicenda tanto da ispirargli la realizzazione della serie di sculture presentate in questa mostra, tutte nate da un dialogo interiore instauratosi con Rosy.
La mostra si dispiega in un suggestivo, emozionale allestimento ed è stata pensata site-specific. Le nove opere, precipuamente in terracotta policroma con allusivi inserti polimaterici, dai titoli parlanti (Aiutami, Abbraccio, Basta un battito d’ali, Dalla parte delle radici, Vitae…), sono state concepite come un ciclo, una cantica in più stanze ispirata a un sentimento di humanitas, per condividere pene e far germogliare speranze.
Animula, vagula, blandula… intona la grazia malinconica della poesia più celebre della letteratura latina, quella composta sul letto di morte dall’imperatore Adriano, e in molte altre sculture evidenti sono i richiami al mondo antico, classico ed ellenistico: i panneggi bagnati di eleganti figure muliebri splendide nell’incedere, dalle pose pensose e nostalgiche, il fascino ambiguo e misterioso delle rovine, che evoca un trasfert di matrice surrealista, il soave conforto dell’elegia.
I numerosi e diversi bozzetti su carta presenti nel catalogo testimoniano la tormentata gestazione delle opere nel ritiro forzato in atelier durante i lunghi mesi del doloroso lockdown a Bergamo, città tremendamente colpita dalla pandemia.
I timori, le ansie, la richiesta di aiuto, la capacità di elaborazione di un lutto, che da personale diventa collettivo, il desiderio di un abbraccio, in piena sintonia con il messaggio e la vocazione di Rosy Medri, entrano prepotentemente nella genesi delle sculture che non rimangono solo elementi di elevata qualità formale nello spazio (con il loro particolare modellato) ma si trasformano teatralmente in un racconto di straordinaria efficacia espressiva.
Testi in catalogo della filosofa Laura Campanello, dello storico dell’arte Nunzio Giustozzi, di Annalisa e Valerio Palmieri dell’Associazione Grande Anima, dell’artista Ugo Riva.
Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà destinato ad una raccolta fondi per sostenere le attività dell’Associazione di volontariato. La mostra sarà visitabile il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 16.30 all3 19 oltre che su prenotazione per gruppi. Per info: 3336878233
*Nella foto in evidenza: Animula
Fonte: Centro Studi Osvaldo Licini – Monte Vidon Corrado (FM)