E’ dedicata al tardo Medioevo e al Rinascimento l’iniziativa con cui Davide Tansini inaugura la rassegna di mostre online «Percorsi nel tempo».
Lo storico porta al centro dell’attenzione l’area fra Emilia-Romagna, Toscana e Liguria: lungo l’antica Via Francigena, dove l’Appennino Tosco-Emiliano incontra quello Ligure.
L’evento s’intitola Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500): racconta il sessantennio del XV secolo in cui l’alta Lunigiana fu governata dal casato sforzesco.
Nel 1441 il duca di Milano Filippo Maria Visconti assegnò Cremona e Pontremoli a sua figlia Bianca Maria come dote per le nozze con il condottiero Francesco Sforza.
Nove anni più tardi Francesco conquistò il capoluogo lombardo e ne divenne il sovrano. Fino al termine del Quattrocento i suoi successori ressero lo stato milanese.
Per preparare i contenuti dell’esposizione Davide Tansini attinge a fonti archivistiche conservate a Cremona, Firenze, Genova, Lucca, Massa, Milano, Parma, Pavia, Piacenza, Pontremoli e Venezia.
Basandosi su queste ricerche lo studioso descrive come i duchi del casato sforzesco fecero di Pontremoli la loro roccaforte a Sud dell’Appennino e il fulcro della loro azione politica verso l’Italia tirrenica.
In Lunigiana e nelle limitrofe valli della Parma, della Baganza, del Taro e del Vara (zone strategiche per i collegamenti fra la Penisola e il resto dell’Europa) s’intrecciavano gli interessi di vari domini.
Qui gli Sforza e il Ducato di Milano dovettero confrontarsi (e, spesso, scontrarsi) con le repubbliche di Genova e di Lucca, con gli stati estensi (il Ducato di Ferrara e quello di Modena e Reggio) e con la Repubblica di Firenze (controllata dalla famiglia Medici).
La tematica della mostra è diversificata: a questioni politiche ed economiche affianca argomenti quali ambiente, cultura, società e vita quotidiana fra Emilia-Romagna, Liguria e Toscana.
Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500) è accessibile fino al 27 marzo sul sito www.inarce.com.
Fonte: Comunicazione – Serena Cominetti