Questa guerra non è un videogioco. Torna in scena a Genova dal 1 al 6 marzo – e successivamente in tour – Grounded di George Brant con la regia di Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, che per primo ha proposto in Italia questo sconvolgente monologo.
Tradotto in 13 lingue e presentato in 19 paesi diversi (celebri gli allestimenti del Gate Theatre di Londra e quello del Public Theatre di New York con Anne Hathaway), Grounded racconta la storia di una pilota dell’American Air Force, qui interpretata da Linda Gennari, mettendoci di fronte alla tragedia della guerra contemporanea.
Sospesa su una piattaforma metallica, che sale e si inclina come un aeroplano in un gioco di prospettive geometriche, l’attrice si cala nei panni di una top gun, una donna fiera di una divisa e di una carriera che si è conquistata in un ambiente normalmente riservato ai colleghi maschi. Ma tutto cambia drasticamente quando si innamora di un uomo estraneo al suo mondo e diventa madre di una bambina.
Rientrata in servizio dopo la maternità, è costretta a restare a terra, il destino temuto da ogni pilota (il termine inglese grounded significa anche “punita”, oltre che a terra), e assegnata al pilotaggio di droni: per difendere il suo Paese e “rendersi utile” si ritrova a combattere da una roulotte nel deserto del Nevada, senza vedere più il cielo blu in cui guidava il suo F16, ma solo il grigio di uno schermo.
Migliaia di miglia la separano da un altro deserto, quello su cui fa volare il drone affidatole, ma passano solo 12 secondi dal momento in cui schiaccia un bottone della sua console all’esplosione di una jeep con a bordo soggetti identificati come nemici. Scopre così un altro modo di combattere e distruggere, di controllare e condannare. È una nuova guerra, apparentemente asettica, scientifica. Ma qualcosa in lei si modifica, il disagio la attanaglia in un crescendo di angoscia, sensi di colpa e alienazione. Visti attraverso la potentissima telecamera del drone, i nemici che dovrebbe annientare sono davvero troppo simili ai suoi familiari…
Avvalendosi di un impianto scenico ideato dallo stesso Davide Livermore e della traduzione di Monica Capuani, Grounded vola dal cielo ai meandri più dolorosi dell’animo umano: un’esperienza immersiva, che lascia ogni spettatore davanti a interrogativi ineludibili. La guerra è necessaria? Esiste una guerra giusta? Cosa possiamo fare per evitarla?
Grounded va in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 1 al 6 marzo, martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16. Ingresso a teatro con mascherina FFP2 e super green pass. Info e biglietti suteatronazionalegenova.it
*Nella foto in evidenza: Grounded (ph Federico Pitto)
Fonte: Ufficio stampa Teatro Nazionale di Genova