Chiarezza di idee, riferimenti contemporanei, scrittura elegante e sofisticata sono gli ingredienti che caratterizzano la musica del pianista e compositore toscano. Che si esibirà prima in solo e poi in trio con il contrabbassista Francesco Ponticelli e il batterista Enrico Morello.
L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, classica e contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, ospiterà sabato 12 febbraio alla Camera del Lavoro (ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa) i progetti “Embracing the future” e “Snailspace” di Simone Graziano, pianista e compositore che si sta affermando come una delle voci più originali del panorama jazzistico italiano.
Nella prima parte del concerto, Graziano si esibirà in un singolare piano solo: il suono del suo strumento sarà, infatti, modificato attraverso l’inserimento nel corpo del pianoforte di oggetti della vita quotidiana quali carta, gomme e feltrini, che consentiranno al jazzista toscano di ottenere sonorità che possono ricordare il balafon africano, l’arpa liuto o alcuni strumenti a percussione. Un sound che si sposa con quella linea minimalista, ma di un minimalismo in cui le variazioni sono ben avvertibili e coinvolgenti, che è il tratto distintivo di Graziano. Un modo di pensare la musica e l’improvvisazione che, nella seconda parte del live, si svilupperà con il consolidato trio Snailspace, nel quale Graziano ha trovato la dimensione ideale per la realizzazione di una musica riflessiva, ma non snervata, all’interno di un meccanismo in cui esiste un rapporto paritario assoluto tra pianoforte, basso e batteria, secondo una linea che si sta affermando da qualche anno nella scena europea e che lo accosta ad altri trii, come lo svizzero Vein o quello che fu l’Esbjörn Svensson trio. Con due personalità della nuova scena jazzistica nazionale quali il contrabbassista Francesco Ponticelli e il batterista Enrico Morello, questa formazione ha trovato da tempo un raro equilibrio espressivo.
Già presidente di MIDJ, l’associazione che raggruppa i musicisti italiani di jazz, Graziano è diplomato in pianoforte classico e in jazz, ha studiato al Berklee College of Music di Boston e si è perfezionato con alcuni dei più significativi pianisti del jazz contemporaneo, collaborando nel contempo con artisti quali Paolo Fresu, Tim Berne, David Binney, Paul McCandless e Stefano Bollani, solo per citarne alcuni. Si è esibito in rassegne e festival di livello nazionale e internazionale, ha conseguito importanti riconoscimenti ed è condirettore artistico della rassegna toscana “Musicus Concentus” e de “Il jazz italiano per le terre del sisma”, evento organizzato a sostegno delle popolazioni colpite dai tragici eventi naturali che hanno sconvolto l’Italia negli anni scorsi. Attualmente è titolare della cattedra di pianoforte jazz alla Siena Jazz University.
*Nella foto in evidenza il pianista Simone Graziano (©Angelo Trani)
Fonte: Ufficio stampa Atelier Musicale – Andrea Conta