Celestini, armato della consueta ironia mista a disincanto, diventa l’eccezionale custode di una singolare esposizione che ospita una poesia scritta da Pasolini a 7 anni e poi saggi, articoli, fotogrammi, appunti biografici e tanti altri “reperti” che spalancano delle finestre sulla storia del Novecento italiano.
Con la figura dello scrittore, poeta e regista nato a Bologna nel 1922, Celestini si è confrontato fin dagli inizi del proprio percorso teatrale datato 1998, quando scrisse e portò in scena, insieme a Gaetano Ventriglia, lo spettacolo Cicoria, in fondo al mondo, Pasolini.
Da allora, nella sua ventennale carriera, l’autore e attore romano è stato un profondo e costante cantore degli ultimi, facendosi portatore dell’eredità pasoliniana. Per costruire questo spettacolo Celestini è partito da una considerazione e da una domanda provocatoria: dato che nell’immaginario collettivo Pasolini ha perduto molto della sua forza eversiva, divenendo quasi un’icona, quali materiali potremmo trovare in un ipotetico museo a lui dedicato?
«Secondo l’International Council of Museums – spiega il protagonista – le cinque funzioni di un qualsiasi museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. E allora mi chiedo come potrebbe essere un Museo dedicato a Pasolini? Quale sarebbe il pezzo forte del museo?».
E così Celestini, armato della consueta ironia mista a disincanto, diventa l’eccezionale custode di una singolare esposizione che ospita una poesia scritta da Pasolini a 7 anni e poi saggi, articoli, fotogrammi, appunti biografici e tanti altri “reperti” che spalancano delle finestre sulla storia del Novecento italiano. Mescolando coinvolgente affabulazione e maestria attoriale Celestini dà vita ai personaggi di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un lettore e un criminologo che riflettono sull’eredità del regista di Accattone. Ad arricchire il tutto alcuni audio originali dell’epoca.
Museo Pasolini non è un semplice spettacolo celebrativo ma un tentativo di far riemergere tutta la forza rivoluzionaria di un lascito culturale straordinario: quello di un intellettuale che, per oltre 30 anni, con lucidità e lungimiranza, ha raccontato il nostro Paese.
Mercoledì 15 dicembre alle 17.30 nel foyer del Teatro Ivo Chiesa incontro con Ascanio Celestini, organizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Ducale e Feltrinelli. Intervengono Monica Biondi, vicedirettrice di Palazzo Ducale, e la giornalista di Repubblica Genova Erica Manna.
Museo Pasolini va in scena al Teatro Ivo Chiesa da martedì 14 a giovedì 16 dicembre. Martedì e mercoledì l’inizio è fissato alle 20.30, giovedì alle 19.30.
Per info su biglietti e prenotazione per l’incontro biglietti.teatronazionalegenova.it
Biglietto a 13€ per chi presenta in biglietteria il tagliando della mostra Pier Paolo Pasolini allestita nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale.
Per accedere a teatro è necessario essere muniti di Super Green Pass.
Fonte: Ufficio stampa Teatro Nazionale di Genova