70 spettacoli, 21 produzioni, incontri, laboratori, un innovativo e articolato programma di residenze, un grande progetto internazionale legato al ventennale del G8. Nell’anno in cui celebra il 70esimo, un invito alla comunità ferita dalla pandemia a ritrovare sé stessa con i tempi e i modi del teatro.
“C’è nel teatro un piacere unico, che deriva dalla gioia di condividere con il pubblico sentimenti, visioni, poesia, emozioni” afferma il Direttore Davide Livermore. “Il teatro è il regno dell’Umanità, è lo spazio e il tempo della riflessione su chi siamo. Per questo abbiamo scelto Human Pride come titolo della stagione: l’orgoglio di essere umani, l’orgoglio di essere insieme”. Un concetto che viene ribadito anche in musica – grazie a un brano scritto dalla cantautrice genovese Giua, che farà da colonna sonora alla stagione – e che si lega alla scelta di aderire all’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) per sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (7 in particolare tra i 16 totali). “Favorire la qualità del vivere comune fa parte della nostra missione” spiega ancora Davide Livermore. “Il teatro è benessere, insegna lo sguardo critico, lavora per la collettività, è custode di civiltà e democrazia”.
“Desideriamo ringraziare dal profondo del cuore il nostro pubblico che, nonostante i tempi difficili che ci siamo tutti trovati ad affrontare, ci ha sempre fatto sentire la propria vicinanza, tornando in sala senza esitazione non appena è stato possibile e decretando il successo di un grande evento di piazza come La congiura del Fiesco” dichiara il Presidente Alessandro Giglio. “Il nostro impegno costante è di offrire loro il meglio, cercando di soddisfare le esigenze delle diverse fasce di pubblico, dalle famiglie al mondo della scuola e dell’università, e garantire il rispetto delle regole perché tutti gli spettatori possano sentirsi tranquilli nei nostri teatri”.
Nel 2022 ricorre il bicentenario della nascita di Adelaide Ristori, attrice di fama internazionale, proto-manager, esempio di emancipazione femminile ante litteram, figura chiave dell’Ottocento teatrale. A lei il Teatro Nazionale di Genova dedica la stagione e una nuova versione della Lady Macbeth, il celebre adattamento creato per lei da Giulio Carcano, ora presentato con la regia di Davide Livermore e l’interpretazione di Elisabetta Pozzi. Allo stesso tempo, in un costante e vitale dialogo tra passato, presente e futuro, sceglie simbolicamente come immagine per la comunicazione un Qr-code, segno per eccellenza dei nostri tempi, e si apre con decisione alle nuove tecnologie, sperimentando la realtà aumentata, in collaborazione con l’azienda genovese ETT Solutions, leader nell’innovazione multimediale.
Da ottobre 2021 a maggio 2022 il cartellone tra produzioni e ospitalità accoglie molti tra i grandi protagonisti della scena teatrale, da Valerio Binasco a Claudio Bisio, da Silvio Orlando ad Ambra Angiolini, da Ascanio Celestini ai Motus, da Marina Massironi ad Alessandro Gassmann, da Stefano Massini ad Agrupación Serrano, da Umberto Orsini a Glauco Mauri, da Angela Finocchiaro ad Elio, da Virgilio Sieni a Milvia Marigliano, da Sonia Bergamasco a Federica Fracassi, solo per citarne una piccola parte, oltre che dare spazio a un gran numero di giovani compagnie e registi e registe, attrici e attori che si stanno affermando nel panorama teatrale italiano. Gli spettacoli saranno messi in vendita in due tranche (si apre a dicembre la vendita per gli eventi da gennaio in poi) ma gli abbonamenti acquistati adesso (proposti per la prima volta anche con vantaggiose formule ricaricabili) potranno essere utilizzati sull’intero cartellone.
Partner istituzionali della stagione 2021/22 del Teatro Nazionale di Genova sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova, la Regione Liguria e la Camera di Commercio di Genova, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Coop Liguria, Leonardo, ETT, Unipol, Assiteca, Banco BPM, Cambiaso Risso e Rhea Vendors.
La stagione si apre con la rassegna Il mondo che abbiamo, curata dal dramaturg Andrea Porcheddu nell’ambito del G8 Project, l’articolato programma di iniziative fortemente voluto da Davide Livermore per ricordare il ventennale del G8 di Genova. Nove spettacoli di produzione, scritti per l’occasione da autrici e autori di caratura internazionale, ciascuno in rappresentanza di uno dei “Grandi” presenti al G8 di Genova – Roland Schimmelpfennig (Germania), Nathalie Fillion (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Fausto Paravidino (Italia), Sabrina Mahfouz (Uk), Toshiro Suzue (Giappone), Wendy MacLeod (USA), Ivan Vyrypaev (Russia) e Fabrice Murgia (Belgio, in rappresentanza dell’Unione Europea) – debuttano in prima assoluta in una straordinaria maratona teatrale sabato 9 ottobre e vengono poi proposti al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena sino al 27 ottobre, abbinati 2 o 3 per sera. Diretti da Giorgina Pi, Mercedes Martini, Serena Sinigaglia, Thea Dellavalle, Teodoro Bonci del Bene, Kiara Pipino e Thaiz Bozano, oltre che da Fausto Paravidino e Nathalie Fillion che mettono in scena i propri testi, gli spettacoli (tradotti in italiano) riflettono con una grande varietà di toni sui primi venti anni del nostro millennio. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo avvio di stagione, che coinvolge oltre 100 persone tra artisti e maestranze e che si ricollega alla tradizione del teatro-documento cara al Teatro di Genova. È lo sguardo del mondo su Genova e lo sguardo della nostra città e del nostro teatro sul mondo”, commenta Davide Livermore.
Il 9 ottobre la maratona teatrale sarà preceduta da un incontro internazionale sul tema Culture 2030: il mondo che abbiamo / il mondo che avremo,che si svolge sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo (ore 10, Teatro Ivo Chiesa) a cui parteciperanno i nove autori degli spettacoli e i rappresentanti delle istituzioni. Il G8 Project si chiude con Quel che resta del fuoco, in scena dal 28 al 30 ottobre alla Sala Mercato (matinée per le scuole il 26 e 27 ottobre): nato da un percorso laboratoriale curato da Elena Dragonetti, lo spettacolo, a cui partecipa un gruppo di studenti delle scuole superiori, mette a confronto i sogni dei ragazzi di oggi con quelli della generazione del G8 di Genova.
Infine, dal 9 al 30 ottobre sarà di nuovo disponibile per il pubblico l’installazione multimediale Fare luce – ideata da Davide Livermore e fruibile grazie a un’app realizzata da ETT.
Oltre al G8 Project, rientra nel quadro delle celebrazioni per i 70 anni del Teatro di Genova la rassegna condotta da Alessandro Giglio Settant’anni a Genova, teatro e cronaca (Teatro Ivo Chiesa, 25 ottobre-13 dicembre): sette incontri, ciascuno dedicato all’arco temporale di un decennio, dagli anni ’50 ai giorni nostri, in compagnia di grandi protagonisti del teatro italiano.
Contemporaneamente al Teatro Eleonora Duse il 15 di ottobre si apre Next Generation Women, XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, che sino al 27 novembre presenta, prevalentemente alla Sala Mercato, una serie di spettacoli declinati al femminile – tra le artiste coinvolte Laura Curino, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Giuliana Musso. Diversi eventi della manifestazione diretta da Consuelo Barilari vengono realizzati in residenza al Teatro Nazionale di Genova. Da settembre, infatti, è iniziata concretamente l’attività della nuova Factory del Teatro Nazionale di Genova, che trasforma la Sala Mercato in un hub creativo, destinato ad accogliere in residenza le realtà del territorio e a favorire la crescita di giovani artisti e compagnie. Tra i gruppi coinvolti in questa prima fase anche la compagnia Kronoteatro di Albenga, che insieme a Maniaci d’amore darà vita a una nuova produzione che sarà presentata in stagione in primavera (La fabbrica degli stronzi, Sala Mercato 15-18 marzo).
Ma sono tanti e quanto mai diversificati tra loro gli spettacoli presenti in cartellone grazie al grande impegno produttivo del Teatro Nazionale di Genova. A parte il già citato allestimento di Lady Macbeth diretto da Davide Livermore, le cui date sono in fase di definizione, tra le novità sarà finalmente possibile vedere La mia vita raccontata male, in cui Claudio Bisio si confronta con i testi di Francesco Piccolo con la regia di Giorgio Gallione (Teatro Ivo Chiesa 18-23 gennaio), Miracoli metropolitani di Carrozzeria Orfeo, coprodotto con Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini (Teatro Gustavo Modena 16-28 novembre), Il mercato della carne di Bruno Fornasari, diretto da Simone Toni e interpretato dai 12 giovani attori che si sono diplomati lo scorso anno alla Scuola di Recitazione (Sala Mercato 3-12 maggio) e Autunno in aprile (Teatro Eleonora Duse, 26 novembre – 5 dicembre), regia di Elena Gigliotti, sequel della saga tutta al femminile di Carolina África Martín Pajares. Chi l’avesse perso, potrà poi recuperare il primo capitolo, Estate in dicembre, regia di Andrea Collavino (Sala Mercato 23-25 marzo).
Tra le riprese anche i due spettacoli diretti da Giorgio Gallione – Il grigio di Gaber e Luporini (Teatro Eleonora Duse, 9-14 novembre) protagonista Elio e Alda. Diario di una diversa (15-20 febbraio) con Milvia Marigliano a dare voce al mondo di Alda Merini – e le due produzioni presentate prima dell’estate alla riapertura dei teatri, Grounded di George Brant con Linda Gennari, regia di Davide Livermore (Teatro Ivo Chiesa, 25 febbraio-6 marzo), e Solaris dal romanzo fantascientifico di Stanislaw Lem, diretto da Andrea De Rosa, protagonista Federica Rosellini (Teatro Gustavo Modena, 9-14 novembre).
Tra le ospitalità saranno proposti anche alcuni degli spettacoli precedentemente saltati a causa del lockdown: Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen con la regia di Arturo Cirillo (Teatro Gustavo Modena 15-20 febbraio), Il nodo di Johnna Adams con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno per la regia di Serena Sinigaglia (Teatro Gustavo Modena 9-13 febbraio), Fronte del porto con la regia di Alessandro Gassmann (Teatro Ivo Chiesa 1-5 dicembre), Oblivion Rhapsody con gli Oblivion (Teatro Ivo Chiesa 25-28 novembre), Creatura di sabbia da Tahar Ben Jelloun con la regia di Daniela Ardini (Teatro Eleonora Duse, 16-19 dicembre).
Arrivano a Genova alcuni spettacoli particolarmente lodati dalla critica, da Lo zoo di vetro di Tennessee Williams diretto dal giovane ma già apprezzatissimo Leonardo Lidi a Sorelle di Pascal Rambert con Sara Bertelà e Anna Della Rosa,da Le sedie di Ionesco con la regia di Valerio Binasco a Se questo è un uomo, che Walter Malosti ha tratto dall’opera di Primo Levi, da Piazza degli eroi di Bernhard con la regia di Roberto Andò a Eichmann dove inizia la notte di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e The Mountain dei catalani Agrupación Señor Serrano.
Alla drammaturgia contemporanea si affiancano i grandi classici: Andrea Chiodi dirige Troiane di Euripide con Elisabetta Pozzi, Laura Sicignano Baccanti, Yannis Kokkos Enrico IV di Pirandello con Sebastiano Lo Monaco, Carlo Cecchi porta in scena Dolore sotto chiave e Sik Sik L’artefice magico di Eduardo De Filippo, Fausto Paravidino si ispira a Bertolt Brecht per il suo Peachum – un’opera da tre soldi, in cui recita a fianco di Rocco Papaleo.
Tra gli spettacoli più recenti o prossimi al debutto molto attesi Tutto brucia dei Motus, Gattoparde di Nina’s Drag Queen (che presentano anche Queen Lear di Claire Dowie da Shakespeare), Museo Pasolini di Ascanio Celestini, La vita davanti a sé con Silvio Orlando, Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee con la regia di Antonio Latella, protagonisti Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni, Pour un oui ou pour un non con Umberto Orsini e Franco Branciaroli.
Spazio alla danza con Virgilio Sieni, con il nuovo spettacolo, Paradiso, di chiara ispirazione dantesca, e con Another round for five di Cristiana Morganti, storica performer del Tanztheater di Pina Bausch.
Tra le proposte più giovani troviamo Viola Marietti con ALDST – Al limite dello sputtanamento totale, Invisibile Kollettivo con Open di Andre Agassi, Livore su Mozart e Salieri di VicoQuartoMazzini, Premio Hystrio 2021 come migliore compagnia emergente.
Si rinnovano le collaborazioni con Electropark, con due concerti in anteprima italiana (31 ottobre e 29 novembre) e Circumnavigando con Smashed di Gandini Juggling (29 dicembre), oltre che con la Compagnia degli Scatenati che presenta Delirio di una notte d’estate con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi (Teatro Ivo Chiesa 19-24 aprile).
Completano il cartellone del serale Arsenico e vecchi merletti con due interpreti storiche del teatro italiano come Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini; Ho perso il filo di Walter Fontana per la verve comica di Angela Finocchiaro; Variazioni enigmatiche di Éric-Emmanuel Schmitt, thriller psicologico interpretato da Glauco Mauri e Roberto Sturno; la commedia di Stephen Sachs diretta da Veronica Cruciani, Le verità di Bakersfield, protagonisti Marina Massironi e Giovanni Franzoni, e Festen – il gioco della verità, adattamento del celebre film di Thomas Vinterberg diretto da Marco Lorenzi. La stagione si chiude con Beppe Gambetta e la sua Acoustic Night, giunta alla 22esima edizione (Teatro Ivo Chiesa, 19-22 maggio).
Molte le novità per il settore teatro ragazzi. Giorgio Scaramuzzino passa il testimone nelle mani di Elena Dragonetti, regista che da tempo porta avanti un significativo lavoro rivolto alle nuove generazioni. Visto il successo delle attività proposte online nei mesi passati, nasce una piattaforma virtuale rivolta principalmente alle scuole, con un ciclo intitolato Dalla pagina alla scena, che permetterà agli studenti di scoprire il processo creativo che c’è dietro ogni spettacolo. A marzo dovrebbe partire il progetto Classe a teatro, finalmente con gli studenti in sala per speciali lezioni “spettacolari”. Riprendono invece già nella prima parte di stagione gli appuntamenti per i più piccoli della rassegna Sabato a teatro, mentre a gennaio Domenica si crea! proporrà la colazione in teatro abbinata a laboratori di creazione artistica.
È già ripresa a pieno ritmo, invece, l’attività della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” del Teatro Nazionale di Genova, oggi diretta da Elisabetta Pozzi, chiamata da Davide Livermore a raccogliere l’eredità di Marco Sciaccaluga. I 17 allievi attori sono già al lavoro con un corpo docente rinnovato e arricchito di nuovi ingressi. Da ricordare la collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, che da quest’anno offre agli allievi attori alcuni corsi specifici e la possibilità di acquisire crediti formativi, grazie a un importante accordo quadro stipulato con il Teatro Nazionale di Genova pochi mesi fa.
Si profilano novità anche per la seconda edizione del Premio Ivo Chiesa, la cui cerimonia di premiazione avverrà il 12 dicembre. La giuria del premio intitolato allo storico direttore del Teatro Stabile di Genova sarà presieduta quest’anno dalla scrittrice Dacia Maraini.
Gli orari degli spettacoli seguono la modulazione già sperimentata nella passata stagione (martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16). Invariati i prezzi dei biglietti, che vanno dagli 11 ai 30 euro. Previste ulteriori riduzioni per gli spettacoli della rassegna del G8 Project proposti nella stessa sera. Ampia e diversificata la rosa di carte e abbonamenti, che mantengono le agevolazioni rivolte a universitari, under 30 e over 65, oltre che agli insegnanti e a un largo numero di associazioni e aziende convenzionate. Inoltre, le nuove formule ricaricabili permetteranno al pubblico di abbonarsi “a rate”, diluendo la spesa nell’arco della stagione. Tutti gli spettacoli della stagione 2021_22 possono essere acquistati in abbonamento.
Biglietti e abbonamenti possono essere acquistati con pochi click sul sito del teatro oppure recandosi presso le biglietterie del Teatro Ivo Chiesa e del Teatro Gustavo Modena, aperte per la campagna abbonamenti dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19.30. Per evitare assembramenti sino al 30 settembre si avrà accesso in biglietteria solo su appuntamento, prenotando il proprio turno tramite il sito oppure chiamando il numero 800 300 880.
Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sulla stagione sono disponibili sul sito teatronazionalegenova.it
Fonte: Ufficio stampa Teatro Nazionale di Genova