Al via la raccolta fondi dello Spazio Teatro 89 per conservare, tutelare e condividere una collezione di oltre 6.000 vinili.
La collezione personale di dischi dell’imprenditore edile Giuseppe Lodigiani, appassionato melomane scomparso nel 2014, è stata donata dai suoi familiari all’auditorium di via Fratelli Zoia 89 con l’obiettivo di allestire una fonoteca aperta a tutta la città, per conservare, tutelare e condividere questo ricchissimo patrimonio culturale.
Per raccogliere i fondi necessari (6.500 euro) alla realizzazione del progetto sarà attiva fino a fine ottobre una campagna di crowdfunding .
Durerà fino al prossimo 31 ottobre la campagna di raccolta fondi lanciata dallo Spazio Teatro 89 di Milano nei giorni scorsi con l’obiettivo di realizzare la prima fonoteca della città, aperta a tutti (istituzioni, scuole, cittadini, ricercatori, addetti ai lavori e semplici curiosi): il progetto è nato in seguito a una generosa donazione da parte della famiglia Lodigiani, leader a livello internazionale nel settore delle costruzioni e dei lavori pubblici, che ha regalato ai responsabili dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 la ricca collezione di vinili – oltre 6.000 dischi – del fondatore del gruppo, l’ingegner Giuseppe Lodigiani (scomparso nel 2014 e appassionato melomane con un debole per Verdi e Schubert), con lo scopo di renderla fruibile alla cittadinanza.
La raccolta, che si trova in un ottimo stato di conservazione, comprende quanto di meglio sia stato registrato su vinile nella seconda metà del XX secolo, dalle “integrali” dei più importanti compositori a rarità e curiosità oggi pressoché introvabili, equamente suddivise nei diversi generi della musica colta (sinfonie, opere, musica da camera vocale e strumentale, pianoforte solo) ed extracolta (soprattutto canti popolari, ma non mancano incursioni nel pop e nel jazz).
Da qui l’idea di un crowdfunding civico per reperire i fondi necessari (pari a 6.500 euro) e realizzare, da zero, la fonoteca, che permetterà di conservare, tutelare e condividere questo ricchissimo patrimonio culturale: nello specifico, le risorse raccolte serviranno per catalogare, grazie al supporto di esperti del settore, la collezione; allestire l’archivio fisico, acquistando una struttura in grado di contenere e organizzare i dischi; digitalizzare il catalogo, che sarà consultabile on line sul sito del teatro e in loco tramite pc a disposizione del pubblico; infine, allestire le postazioni per l’ascolto dei vinili (con cuffie professionali) da parte del pubblico.
Il progetto #unafonotecapermilano è stato lanciato con il sostegno di BCC Milano, il Banco di Credito Cooperativo di Milano, e Idea Ginger, la prima piattaforma italiana di crowdfunding civico.
L’importo delle donazioni è libero, con un contributo minimo di 5 euro (sono previsti gadget e ricompense speciali per chi farà avere il proprio sostegno): per partecipare all’iniziativa è sufficiente collegarsi al sito www.ideaginger.it/progetti/una-fonoteca-per-milano.html
Se tutto andrà per il verso giusto, la fonoteca verrà inaugurata nell’autunno del prossimo anno. Nel caso in cui, invece, non si riuscissero a raccogliere i fondi necessari, i contributi verranno restituiti a ogni singolo donatore.
Il progetto #unafonotecapermilano si inserisce nel più ampio contesto delle attività dello Spazio Teatro 89 finalizzate a creare un polo di cultura e spettacolo nel Municipio 7, in sintonia con l’impulso della politica sociale e culturale del Comune di Milano verso una città compiutamente policentrica. Afferma Federico Ugliano, direttore dello Spazio Teatro 89, realtà che da 15 anni organizza rassegne musicali, spettacoli teatrali, mostre ed eventi culturali nel quartiere di Quarto Cagnino e che nel 2019 è stata premiata dal Comune di Milano con l’Ambrogino d’Oro: «Abbiamo accolto con grade entusiasmo la donazione della famiglia Lodigiani. Adesso abbiamo bisogno dell’aiuto del nostro pubblico, degli abitanti della zona e, più in generale, dei milanesi. Se verrà realizzata, la fonoteca permetterà la conservazione, la tutela e la condivisione dei materiali, restituendo la storia personale di un grande uomo e rendendo possibile l’ascolto di preziose rarità discografiche di difficile reperimento con la qualità audio delle registrazioni analogiche, oggi sempre più rivalutate. In quest’ottica, il progetto si presta a possibili interessanti sviluppi in ambito didattico e divulgativo, favorendo l’avvicinamento alla musica da parte del pubblico. Per il nostro auditorium, che oltre a essere un luogo di produzione musicale è anche emanazione della cooperativa edificatrice Ferruccio Degradi, che ha come principale mission quella di costruire case, è fonte di gioia, onore e soddisfazione poter condividere, promuovere e far conoscere la passione musicale di un grande costruttore come Giuseppe Lodigiani».
Fonte: Ufficio stampa Spazio Teatro 89 Andrea Conta