Con il patrocinio di COREPLA (consorzio nazionale per la raccolta il riciclo e il recupero degli imballaggi di plastica) e dell’associazione D come Design, la nuova mostra personale della scultrice topylabrys, al secolo Ornella Piluso, a cura di Monica Scardecchia e con il coordinamento di Chiara Battezzati, nasce da un invito ricevuto dall’artista da parte della Direttrice Maria Fratelli.
Il percorso espositivo è caratterizzato da 3 sezioni, la prima darà il benvenuto al pubblico della Milano Fashion Week attraverso l’installazione inedita La Collana del Drago per proseguire poi con la parte più importante dell’allestimento: un percorso storico e didattico che topylabrys ha condotto sui Polimeri Plastici nella creazione di oggetti moda e sculture da indossare. Infine, l’ultima sezione è costituita da un gruppo di sculture inedite raffiguranti Personaggi danzanti creati dall’artista per omaggiare il maestro Francesco Messina: danzatrici e danzatori segnati dalla propria materia e dal tempo, un’interpretazione personale di topylabrys delle celebri e raffinate ballerine dello scultore.
Il percorso didattico sui polimeri permetterà di scoprire le caratteristiche e potenzialità dei seguenti materiali: Pol naturale, Fox naturale, Fox stampato, Fox colorato, Rhodoid, Sicoblok, Polietilene trattato UV,
Metacrilato colato. Inoltre, all’interno di questa sezione saranno presenti gli oggetti moda denominati “Ero un’altra cosa” che rappresentano tutta la creatività e capacità di re-invenzione di topylabrys.
Inoltre, fra le sculture da indossare sarà presentato l’inedito monile “Profumo di merda d’artista”, opera d’arte olfattiva con cui l’artista omaggia il 60° anniversario della “Merda d’artista” di Piero Manzoni.
La realizzazione è stata possibile grazie all’ azienda Visioni Olfattive con la quale l’artista collabora da tempo sperimentando il mondo dell’olfatto.
Per questa nuova personale topylabrys sceglie di lasciarsi alle spalle le installazioni in luoghi specifici, le opere sul mondo dell’alimentazione e del design per prediligere i suoi celebri oggetti moda, meglio noti come sculture da indossare.
In mostra, dunque, un classico dell’artista che viene presentato al pubblico all’interno della suggestiva location della Chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, nota per essere stata lo studio dello scultore Francesco Messina ed ora un museo cittadino a lui dedicato.
E’ l’artista stessa che definisce le proprie sculture da indossare dei classici, sono testimoni della sua esperienza condotta sui polimeri plastici lavorati con le proprie mani e al più con qualche strumento artigianale creato da topylabrys stessa, un fare semplice e antico applicato a un materiale che ha ancora tanto da insegnarci: “E’ il materiale plastico ad essere responsabile dell’impatto ambientale o il comportamento miserabile di noi umani?”.
Nel percorso espositivo fra i polimeri plastici saranno presenti borse, collane, bracciali, anelli, cappelli, abiti, sciarpe, corpetti, scudi e molto altro, dalla forma un po’ improbabili secondo i canoni convenzionali, ma il risultato finale non è tanto da ricercare nella forma stravagante dell’oggetto-scultura quanto nel pensiero che ha guidato l’artista nella realizzazione: andare oltre il pensiero negativo che abbiamo della plastica.
La mostra di topylabrys allo Studio Museo Francesco Messina sarà un’occasione unica per il pubblico cittadino e internazionale che vivrà la prossima Milano Fashion Week per scoprire un nuovo connubio possibile fra Arte e Moda, fra la presenza tangibile della scultura e della materia e l’immagine effimera della moda stessa, un connubio che sfida la tradizione del prezioso pretendendo di utilizzare materiali “poveri”, come lo è la plastica, per imporre come vero lavoro prezioso il pensiero umano, in cui ricerca, sperimentazione e arte sono le strade per concretizzare un progetto, al contrario il prezioso così come tradizionalmente inteso è solo una convenzione commerciale che hanno i metalli come oro, argento e pietre preziose.
La mostra “topylabrys fra arte e moda plastica” è un racconto che svela le sperimentazioni artistiche che l’artista da 50 anni conduce su un materiale altamente tecnologico ma allo stesso tempo popolare e a noi tutti familiare, ma contemporaneamente temuto: LA PLASTICA.
Quello fra topylabrys e la plastica è un confronto che dura da mezzo secolo e che riscatta il materiale plastico dall’assoggettamento della produzione in serie con stampi pensata per i grandi numeri. Una “liberazione” del materiale attraverso le mani sovrane dell’artista.
L’allestimento presenta le tappe professionali che topylabrys ha conseguito negli anni. Ogni opera esposta è un sunto di tecnica e di sperimentazione, delle caratteristiche e della fasi dei materiali, nonché della voglia di imparare direttamente dalla materia e da dove questa viene creata: L’AZIENDA. In mostra difatti sarà possibile apprezzare le ricerche che topylabrys ha condotto presso i laboratori della Mazzucchelli 1849, della Montedison e della Slide così come di tante altre eccellenze industriali.
L’artista ancora oggi continua a svolgere la propria ricerca all’interno di aziende di settore, riportando a nuova vita i materiali di seconda scelta destinati al macero, comunicando, così facendo, il valore della bellezza del materiale plastico in contrapposizione all’aspetto mortificante del suo impatto ambientale di cui l’uomo è causa.
La plastica è un mondo infinito di combinazioni, fra queste topylabrys ha scelto di lavorare sui polimeri con caratteristiche diverse, recuperandoli dalle aziende dove ha avuto modo di scoprire e rispettare il materiale.
Una precisazione è d’obbligo: la nota artista milanese, che da 26 anni movimenta la scena artistica e culturale della città con eventi che da sempre hanno anticipato i tempi, è l’ideatrice e fondatrice dell’Associazione Culturale e Movimento di Pensiero Arte da mangiare mangiare Arte. Unarealtà che vanta una collaborazione storica con oltre 1200 artisti che hanno avuto modo di confrontarsi con le tematiche più urgenti del pianeta come l’alimentazione e l’ecologia, spesso muovendo i primi passi nel mondo dell’arte grazie alle opportunità uniche e non convenzionali che il Movimento di Pensiero ha offerto. Arte da mangiare mangiare Arte nasce presso la Società Umanitaria, il progetto fu condiviso dall’ex Presidente dott. Amos Nannini.
Inoltre, Ornella Piluso è l’ideatrice e il Direttore Artistico del MAF – Museo Acqua Franca presso le 2 sedi del Depuratore di Milano Nosedo e Milano San Rocco (progetto che dal 2011 porta l’arte all’interno degli impianti di depurazione per una nuova consapevolezza degli stessi) e del Festival Internazionale dei Depuratori (occasione di incontro e confronto attraverso il linguaggio dell’arte fra gli esperti di depurazione e i cittadini).
La mostra “topylabrys fra arte e moda plastica” non sarà accompagnata da un tradizionale catalogo ma bensì da una rivista di moda appositamente ideata e editata che racconterà delle opere in mostra e della più vasta ricerca dell’artista.
APPUNTAMENTI
Dal 22 al 28 di settembre sarà possibile prenotare visite guidate per gli studenti di: Accademie di belle Arti, Master e Corsi di laurea di architettura e design, Licei artistici.
Le visite seguiranno le indicazioni ministeriali per l’emergenza Covid.
Inoltre, saranno organizzate due dirette instagram con l’artista e la curatrice che dallo Studio Museo Francesco Messina approfondiranno il percorso didattico della mostra:
venerdì 24 settembre ore 16.00: “Cosa sono i polimeri plastici?”
sabato 25 settembre ore 16.00: “La nuova produzione di topylabrys per lo Studio Museo Francesco Messina”
Le dirette saranno trasmesse dalla pagina instagram del MAF:
https://www.instagram.com/mafmuseoacquafranca/
Fonte: Ufficio stampa dell’artista – Serena Tozzi – Segreteria organizzativa Arte da mangiare mangiare Arte