Alla Corte del Polo del ‘900 l’Associazione Didee, in dialogo con l’Istituto Salvemini
e in collaborazione col Polo del ‘900, presenta:
Sabato 22 maggio: “Atrio” con Salvo Lombardo (h.10,30-13,30)
Sabato 26 giugno: “Io mostro, tu mostri” con Andrea Maragliano e Mara Roberto (h.10,30-13,30)
Sabato 10 luglio: “Corpo pelvico” con Francesca Saraullo (h.10,30-13,30)
Torna in presenza la seconda edizione di “Quale genere di corpo?”, un format di danza contemporanea di comunità sulle tematiche di genere, che muove tra pratiche somatiche e riflessione teorica a cura di Didee, in collaborazione con il Polo del ‘900, in dialogo con l’Istituto di studi storici Salvemini e il supporto di Filieradarte.
Dopo il debutto in versione digitale, sabato 22 maggio nella corte del Polo del ‘900 di via del Carmine 14 a Torino il danzatore, coreografo e regista emergente Salvo Lombardo, apre il ciclo di eventi in presenza. L’artista si propone al pubblico con il progetto “Atrio”, una piattaforma nata per favorire uno scambio e una riflessione orizzontale tra artiste\i e pubblici diversificati, configurandosi come un dispositivo mobile, fluido e aggiornabile in relazione ai contesti che lo accolgono.
“Atrio” avvia una riflessione sulla definizione e il posizionamento delle identità, siano esse culturali, di genere, nazionali. Tramite un sistema inclusivo e partecipativo di incontro, le persone sono coinvolte con una modalità ludica in un percorso di svelamento e riposizionamento delle identità di ciascuno attraverso l’analisi di elementi teorici, narrativi e autobiografici.
Anche quest’anno, dopo la prima sperimentazione del 2020, Didee ha inteso rendere protagonista il corpo e i significati che porta su di sé. Per questo, rinnova l’appuntamento con “Quale genere di corpo?”, un contenitore di pratiche che costruisce uno spazio di confronto sulle tematiche legate al genere, così profondamente incarnate nei nostri corpi. Si attraverseranno svariati argomenti che hanno a che fare con il genere e l’identità: il linguaggio che sottilmente racconta gerarchie, la rappresentazione e il posizionamento dell’identità, il mostruoso attribuito ai corpi altri, i luoghi corporei che sono bacino di memorie e dati sull’identità. Ogni tema verrà attraversato con l’idea che se del corpo si parla, è con il corpo che vogliamo fare le nostre domande.
Il percorso, proposto da Associazione Didee col supporto di Filieradarte, in dialogo con l’Istituto di studi storici sabato 26 giugno. Le performer e pedagogiste Andrea Maragliano e Mara Roberto, condurranno il laboratorio “Io mostro, tu mostri”.
Come si evince dal titolo il focus dell’esperienza performativa è il mostrarsi per uscire dalle cornici stereotipate. Esporre allo sguardo altrui la mostruosità, ciò che non è conforme perché devia dalla norma. E tutto ciò che non è binario devia la norma. Maschio o femmina? Bianc* o Ner*? Ricc* o Pover*? Magr* o grass*? Attiv* o Passiv*? Abile o non abile? Conforme o non conforme? No, non c’è posto per l’inaspettato. No, devi stare dentro alla scatola. No, devi proprio starci dentro, non mi interessa chi sei, è così.
Sabato 10 luglio, ultimo appuntamento con la danzatrice e artista visiva Francesca Saraullo e la sua proposta esperenziale e sensoriale del “Corpo pelvico”. Dall’individuo al collettivo, si riflette, insieme all’artista visiva, coreografa e danzatrice che vive tra Belgio e Italia, sulla sfera pelvica, cuore pulsante del corpo, matrice di informazioni e di memorie personali ed arcaiche, alla ricerca dell’essenza primaria dell’essere che danza.
● Partecipazione: gratuita
● Iscrizioni: didee.promozione@gmail.com
Fonte: Comunicazione DIDEE – Ufficio stampa: Patrizia Veglione