Recita straordinaria per l’85esimo compleanno del maestro Zubin Mehta.
Tra gli interpreti nei ruoli principali Saioa Hernàndez, Francesco Meli, Luca Salsi.
Una recita straordinaria di Tosca, opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, in forma di concerto mercoledì 19 maggio alle ore 19, per festeggiare l’85esimo compleanno del maestro Zubin Mehta, direttore onorario a vita del Maggio Musicale Fiorentino. Con lui sul palco, al suo debutto fiorentino, Saioa Hernàndez Tosca, Francesco Meli Cavaradossi, Luca Salsi Scarpia, Francesco Milanese Angelotti, Alfonso Antoniozzi il sagrestano, Francesco Pittari Spoletta, Giulio Mastrototaro Sciarrone, Adolfo Corrado un carceriere. Coro, Coro di voci bianche e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Direttore del Coro, Lorenzo Fratini.
Nella lunga e luminosa carriera di Zubin Mehta, dopo un avvio sinfonico e concertistico che lo ha visto dirigere sin dal 1961 i Wiener Philharmoniker, i Berliner Philhamoniker, e la Israel Philharminic, Tosca di Giacomo Puccini, è proprio il primo titolo con il quale in maestro Mehta segna il suo debutto assoluto operistico nel 1963 a Montreal. Da allora l’ha affrontata innumerevoli volte sui palcoscenici di tutto il mondo e incisa in molte edizioni discografiche. Al Maggio Fiorentino l’ha diretta per la prima volta nel 1965, tornando a offrirla nel 1986, 1991, 2005, 2010 e 2011 (in tour), collezionando fin ora 29 recite complessive. Al Maggio, sin dal suo debutto – giovanissimo – domenica 11 febbraio 1962 al Teatro Comunale, con un concerto sinfonico che ottenne un successo pieno e caloroso, il maestro Mehta ha stabilito un legame privilegiato, affettuoso e pienamente ricambiato con Firenze, con il pubblico e con il teatro, un legame forte culminato nel 1985 con la nomina a direttore musicale e nel 2017 a direttore onorario a vita e che lo vede tuttora nel pieno della sua attività. Questo fa sì che in circa sessant’anni se da una parte non è possibile tracciare un bilancio della sua attività fiorentina si possono invece comunque sottolineare alcuni punti indiscutibili di un lunghissimo e fecondo percorso evidenziato dal costante miglioramento artistico dell’Orchestra e del Coro, nell’impegno profuso per ampliarne il repertorio, oggi vastissimo, e nell’internazionalizzarne gli impegni sinfonici e lirici in una lunga serie di tourneé.
In quasi tutto il mondo e in quasi ogni Paese europeo, Mehta e il Maggio hanno portato Firenze ovunque. E se a proposito di Firenze importante ribadire che è praticamente impossibile tentare di seguire quasi sessant’anni di attività del Maestro in Città con centinaia e centinaia di concerti e decine e decine di opere da lui dirette alcune delle quali entrate di diritto nel novero delle esecuzioni di riferimento sia del sinfonico che del repertorio lirico, è significativo comunque sottolineare che a tenere saldo il rapporto tra Mehta e i musicisti del Maggio nei confronti di Firenze è stata la sua costante partecipata presenza in momenti particolari della vita del Teatro e della Città (che l’ha nominato cittadino onorario): dal pronto accorrere di Mehta, insieme all’amico Barenboim, in una Firenze devastata dall’alluvione, per un concerto al Salone dei Cinquecento nel febbraio 1967: un segno tangibile di una solidarietà non di maniera, il primo di una lunga serie. Si ricorda inoltre almeno l’impegno che Mehta ha profuso per la realizzazione dei grandi concerti in Piazza della Signoria, offerti dall’Orchestra e dal Coro del Maggio e da lui più volte diretti, alla città di Firenze; il concerto di inaugurazione di Firenze Capitale Europea della Cultura nel 1986 (con la Messa da Requiem di Verdi) e il commovente Concerto in memoria delle vittime della strage del 27 giugno 1993 in via dei Georgofili, entrambi ancora in Piazza Signoria.
E ancora il suo continuo impegno in difesa dei valori del Maggio e della cultura fiorentina, la generosità nel contribuire a iniziative benefiche e non ultimo l’aver scelto i dintorni di Firenze per la sua seconda casa dopo quella di Los Angeles. Se dunque i fiorentini vedono in Mehta uno di loro anche il Maestro ha più volte dichiarato di sentirsi fiorentino e l’applauso che ogni volta l’accoglie quando sale sul podio, una sorta di abbraccio affettuoso, testimonia il legame strettissimo che unisce il grande Maestro alla sua Città.
Al pubblico in sala, grazie alla collaborazione con Nasus Pharma, verrà distribuito gratuitamente il Taffix uno spray nasale in polvere a effetto barriera per i virus trasmessi per via aerea che assicura, sempre associato all’uso della mascherina, una maggiore protezione delle cavità nasali per 5 ore dalla somministrazione. Questa iniziativa, estesa oltre al pubblico anche ai dipendenti, si associa a tutte le azioni disposte dal Maggio in termini di sicurezza alle quali il Teatro si è attenuto e si attiene scrupolosamente. Tra i diversi presidi messi in pratica sono già – infatti – più di 14mila i test sierologici pungidito ai quali i dipendenti e gli artisti si sottopongono con periodicità costante sin dallo scorso mese di agosto 2020.
Fonte: Ufficio stampa Teatro del Maggio